Economia

Bonus terme: è caos. Oggi il click day ma è già tutto esaurito

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Oggi alle 12 è ufficialmente partito il bonus terme ma è già tutto esaurito. Molte strutture hanno già raccolto le richieste dei clienti e chiuso le prenotazioni. Da qui le proteste delle associazioni dei consumatori.

Bonus terme: di cosa si tratta

Un buono per l’acquisto di servizi termali destinato a tutti i cittadini maggiorenni residenti in Italia, il “bonus terme” è gestito da Invitalia per conto del Ministero Sviluppo Economico (MiSE), che ha istituito un fondo apposito, con Decreto del Ministero del 14 agosto 2020, e ha individuato i servizi termali ammissibili, ovvero qualsiasi prestazione erogata da un istituto termale accreditato, ad eccezione dei servizi di ristorazione e di ospitalità. I servizi includono pertanto sia prestazioni esenti Iva, sia prestazioni soggette a Iva.

L’importo massimo del bonus per ogni cittadino è di €200, erogato sotto forma di sconto in fattura. Il bonus può coprire il 100% del prezzo di acquisto dei servizi termali ammessi. Se il prezzo di acquisto dei servizi termali fosse superiore a €200, l’importo in più sarà a carico del cittadino. Il cittadino interessato al bonus terme deve rivolgersi esclusivamente a uno degli enti termali accreditati, gli unici abilitati a effettuare la prenotazione.

Ciascun cittadino maggiorenne può usufruire di un solo bonus e avrà 60 giorni di tempo dalla data di emissione per iniziare i trattamenti. Le risorse messe a disposizione per la misura agevolativa sono pari a 53 milioni di euro.

Come si legge sul sito di Invitalia, i cittadini, per accedere al bonus, dovranno rivolgersi direttamente agli enti accreditati, il cui elenco è pubblicato nella sezione del sito “Terme accreditate” e dalle ore 12 di lunedì 8 novembre i cittadini potranno prenotare il Bonus Terme direttamente presso le strutture termali che si sono accreditate.

Bonus terme: appena lanciato già chiuso 

A poche ore dalla partenza ufficiale del Bonus Terme, sul nuovo incentivo si registra la netta contrarietà delle associazioni dei consumatori.  Lo afferma Consumerismo No Profit, da subito scesa in campo per denunciare le anomalie legate al bonus varato dal Governo.

Numerosi cittadini segnalano come alcune strutture termali abbiano già raccolto nei giorni scorsi le richieste dei cittadini interessati ad accedere all’incentivo, chiudendo le prenotazioni, nonostante la partenza del Bonus sia prevista per domani – spiega Consumerismo – Non è tuttavia chiaro come gli stabilimenti termali gestiranno le domande dei cittadini, sulla base di quali criteri inoltreranno le prenotazioni e chi vigilerà sul rispetto dei diritti degli utenti e per evitare abusi.

A tale situazione si aggiunge il rischio rincari, con molti operatori che potrebbero aumentare le tariffe dei propri servizi approfittando dei soldi messi a disposizione dal Governo, o condizionare l’utilizzo del bonus all’accettazione di costosi pacchetti – aggiunge Consumerismo.

“Un bonus partito malissimo quello relativo alle terme, che sta generando il caos tra gli utenti e che rischia di determinare pesanti discriminazione a danno dei cittadini – afferma il presidente Luigi Gabriele – Senza limiti legati all’Isee e senza prevedere criteri equi il bonus terme potrà essere utilizzato solo da pochi fortunati, scelti non si sa come e con il paradosso che i più benestanti potranno sottrarre l’incentivo a chi non può permettersi i servizi termali e avrebbe realmente bisogno di un sussidio”.

Un bonus “folle”, senza criterio e senza logica, che di certo non aiuterà né i cittadini né il settore degli stabilimenti termali danneggiati dal Covid. Lo afferma il Codacons, che boccia senza mezzi termini il “Bonus terme” che partirà ufficialmente il prossimo 8 novembre.

Se da un lato poteva avere un senso concedere un incentivo per sostenere le spese relative ai servizi termali, dall’altro non si comprende perché il bonus debba spettare a tutti indipendentemente dal reddito e senza alcun limite legato all’Isee – spiega il Codacons – Così anche chi non ha alcuna difficoltà economica potrà avvalersi del sussidio per godere di giorni di vacanza alle terme o momenti di relax, a danno della collettività che finanzia il bonus. Non solo: i cittadini più benestanti potrebbero riuscire ad accaparrarsi l’incentivo a discapito degli utenti meno abbienti e che realmente avrebbero bisogno di un sussidio per accedere agli stabilimenti termali.

I 53 milioni di euro stanziati per una spesa massima di 200 euro, inoltre, appaiono del tutto insufficienti, perché in tal modo, se si acquisteranno pacchetti e servizi fino ad arrivare al tetto massimo di 200 euro, solo 265mila fortunati potranno beneficiare dell’incentivo, indipendentemente dal loro reddito – conclude il Codacons.