Mercati

Bond: mercato in iper-tensione

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Siena – Tassi di interesse: in area Euro la sessione di ieri si è chiusa con i listini azionari contrastati e spread poco variati.

L’asta bot italiana si è conclusa con il collocamento dell’intero ammontare offerto anche se con tassi più alti rispetto all’asta precedente. Oggi sarà la volta dei titoli a medio e lungo termine italiani per un importo fino a 4,5 Mld€.

Questa mattina si sta assistendo ad un rialzo dei tassi di mercato di Italia (sui massimi da circa metà gennaio) e spagna (nuovo record storico a circa il 6,89%) sul tratto a 10 anni.

In aumento anche gli spread vs Germania dei due paesi dopo che la società di rating Moody’s ha tagliato il giudizio sulla Spagna di 3 notch portandolo a Baa3 (l’ultimo livello di investment grade) da A3, con la possibilità di un taglio al livello di “spazzatura” (junk) entro 3 mesi. La motivazione risiede nell’aumento del peso del debito, nell’indebolimento dell’economia e nel limitato accesso ai mercati dei capitali.

Secondo il quotidiano Ekathimerini, la Grecia avrebbe in cassa circa 2 Mld€ di fondi sufficienti per operare normalmente fino al 20 luglio. Il leader di Nuova Democrazia, Samaras, ha dichiarato che la priorità del suo partito è quella di formare un governo stabile e mantenere la Grecia nell’euro. Le condizioni che il suo partito chiederebbe ad eventuali altri partiti di coalizione sarebbero il mantenimento della Grecia nell’euro e la modifica dell’accordo di salvataggio. Samaras ha inoltre indicato che i leader europei sono aperti ad una rinegoziazione dell’accordo.

Il candidato di sinistra Tsipras ha invece dichiarato di aspettarsi che l’Ue farà tutto il possibile per far rimanere la Grecia nell’euro anche se sarà lui a vincere le elezioni e che lui porterà a termine la sua promessa di revocare le misure di austerità richieste per il prestito di emergenza. Secondo Tsipras infatti non ha senso che l’Ue blocchi i finanziamenti alla Grecia in quanto questo sarebbe catastrofico non solo per la Grecia ma per tutta l’area Euro.

Intanto il primo ministro Spagnolo Rajoy, come indicato da Bloomberg, ha inviato una lettera ai leader Ue spingendo affinché la Bce possa acquistare titoli dei paesi in difficoltà.

In un’intervista a Reuters, il viceministro per l’Europa Mavroyiannis, ha dichiarato che Cipro necessiterebbe di 1,8 Mld€ per ricapitalizzare le sue banche nelle prossime settimane. In caso di richiesta di aiuti Ue potrebbe richiedere fino a 4 Mld€. Inoltre il ministro ha aggiunto che Cipro potrebbe ricevere aiuti finanziari da Russia e/o Cina il cui contributo si andrebbe a sommare a quello Ue.

Moody’s ha tagliato anche il rating di Cipro a Ba2 da Ba1 attribuendolo al maggior rischio di un’uscita delle Grecia dall’euro e all’aumentato supporto che il paese chiederà per le proprie banche.

Nella bozza ottenuta da Reuters sulle conclusioni del vertice del 28-29 giugno si evidenzia la necessità di una maggiore integrazione bancaria e fiscale. Barroso, Draghi, Van Rompuy e Juncker hanno il compito di illustrare le soluzioni individuate per garantire una maggiore integrazione dell’euro.

Sul fronte macro segnaliamo il forte calo della produzione industriale di aprile dell’intera area (-2,3% m/m) sulla scia di quanto registrato in Germania, Italia e Spagna.

Oggi è previsto l’incontro a Roma di Monti con il presidente francese Hollande.

Negli Usa in calo i listini azionari ed i tassi di mercato sulla parte a lunga della curva, dopo che le vendite al dettaglio di maggio sono risultate inferiori alle stime a causa del ridimensionamento dei costi della benzina e del comparto auto.

Sul fronte macro oggi sono attesi i dati sull’inflazione di maggio, con il consenso di mercato che stima un rallentamento all’1,8% dal 2,3% grazie al recente calo delle materie prime.

Valute: ieri si è assistito ad un apprezzamento dell’euro vs dollaro, nonostante il calo dei listini azionari. Su tale andamento potrebbe aver influito il dato relativo alle vendite al dettaglio che ha evidenziato un indebolimento dell’economia Usa. Per oggi la resistenza è collocata a 1,2670, il supporto presso 1,2450 con livello intermedio a 1,2520.

Andamento simile anche per l’euro vs yen con il cross che però non si è portato oltre la resistenza 100,10. Andamento laterale da alcuni giorni il dollaro/yen compreso tra 79,90 e 79,10.

Materie Prime: ieri sono scese la maggior parte delle materie prime con il Brent che stamani si attesta poco sopra i 97$/barile. Oggi è previsto a Vienna l’incontro dell’Opec; il consenso di mercato è per un tetto di produzione mantenuto invariato a 30 Mln barili/giorno. Misti i metalli industriali mentre tra i preziosi l’oro ha chiuso in lieve rialzo (+0,3%). Andamento misto per gli agricoli.

Copyright © Servizio Market Strategy MPS Capital Services per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved

*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.