Economia

Bollette Ue, per S&P rincari di oltre mille miliardi di euro

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Le bollette energetiche europea supereranno i livelli pre-pandemici di oltre mille miliardi di euro. È la stima è contenuta in un report diffuso ieri da S&P Global Ratings, secondo cui “la chiusura a tempo indeterminato del gasdotto Nord Stream 1, che fa ora parte dello scenario di base, si aggiunge alle pressioni esistenti sui prezzi del gas e dell’energia elettrica in Europa e mette in evidenza la questione, già molto sentita, di chi si farà carico dell’enorme onere finanziario che ne deriverà”.

I rischi per le utility

Diversi i fattori che concorrono alla definizione di uno scenario che alimenta i rischi di liquidità per le utility europee. Dopo un’estate torrida – spiegano gli analisti dell’agenzia di rating – le società europee di elettricità e gas devono ora affrontare un inverno ancora più duro per via della chiusura da parte di Gazprom della sua unica via di approvvigionamento verso la Germania.

“Sebbene ciò riduca le forniture invernali dell’Europa solo di circa il 2% rispetto al livello di flusso di agosto, tutte le riduzioni marginali pesano esponenzialmente sui prezzi di mercato” spiega Dubois-Pelerin, analista capo di S&P per le utility di Europa, Medio Oriente e Africa.

Le pressioni sull’offerta e la spinta dei governi per lo stoccaggio del gas “a qualunque costo” non sono gli unici fattori che prevediamo continueranno a sostenere prezzi molto elevati del gas e dell’elettricità nei prossimi mesi. A ciò si aggiungono la scarsa disponibilità di idroelettrico nell’Europa meridionale, la scarsa produzione nucleare francese, il lento aumento della produzione a carbone e la lentezza dei settori residenziale e commerciale nel moderare i consumi.

Gli analisti passano poi ad accendere i fari sulle utility oggetto di rating. Nonostante un intervento governativo senza precedenti – spiegano gli esperti –  l’inevitabile ridisegno del mercato del gas e dell’energia elettrica sarà complesso e comporterà molti rischi per le utility oggetto di rating nel corso del prossimo inverno. Le possibili imposte straordinarie potrebbero intaccare l’aumento degli utili per la produzione di energia elettrica a costi fissi senza copertura.

S&P ritiene che i rischi di liquidità per le società di servizi oggetto di rating siano notevolmente aumentati in questo contesto di prezzi estremi, che ha innescato massicci movimenti di distacco del collaterale di copertura. Tuttavia, i governi europei sembrano sempre più disposti a sostenere la liquidità nelle borse dell’energia e delle utility nazionali.

Le stime di Goldman Sachs sulle bollette

Le stime di S&P arrivano dopo quelle altrettanto preoccupanti di Goldman Sachs. La banca d’affari americana stima che la spesa media delle famiglie italiane per le bollette di luce e gas potrebbe arrivare a 500 euro al mese nel 2023In uno studio sulla crisi energetica europea Goldman Sachs mette in guardia sul fatto che i mercati stanno sottostimando le conseguenze della crisi del gas, che saranno “ancora più profonde della crisi petrolifera degli anni ’70″. E per spiegare con maggiore precisione i rischi in un futuro non tanto lontano, prende come esempio proprio l’Italia.

L’analisi stima inoltre che nello scenario peggiore – gas a 400 euro al megawattora – le famiglie europee pagheranno il prossimo anno per scaldarsi e illuminare le case 4mila miliardi di euro in più rispetto al 2021, pari al 30% del Pil europeo.