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Boeing, in Etiopia “tragedia annunciata”: stop a consegne 737 Max

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È stata una tragedia annunciata quella che domenica scorsa ha provocato il disastro aereo dell’Ethiopian Airlines nel quale sono morte 157 persone. Dopo il primo incidente in Indonesia del Boeing 737 Max, lo scorso ottobre, sul volo operato da Lion Air nel quale morirono 187 persone, almeno cinque piloti americani avevano denunciato anomalie nella fase di decollo dello stesso aereo alla Federal Aviation Administration, l’agenzia che controlla l’aviazione civile negli Stati Uniti.

Un capitano aveva definito il manuale di volo del 737 Max “inadeguato con carenze quasi criminali“. Dalle conversazioni via radio, rivelate dai controllori di volo dell’aeroporto di Addis Abeba, uno dei due piloti aveva parlato di “problemi ai sistemi di volo” tre minuti prima del tragico schianto.

Francia: iniziato esame delle scatole nere

Ieri intanto sono arrivate a Parigi per essere analizzate le due scatole nere del Boeing 737 Max. La decisione di inviarle in Francia è stata presa dopo il diniego della Germania. L’Ente federale tedesco per gli incidenti aerei aveva infatti declinato la richiesta per “mancanza del software necessario” ad analizzarle.

I due registratori di volo sono stati danneggiati nello schianto e l’estrazione dei dati appare complessa. L’Etiopia aveva annunciato di volerli inviare in Europa perché non ha la tecnologia necessaria.

Come ha scritto il New York Times, con la decisione di due giorni fa degli Stati Uniti di bloccare i Boeing 737 Max  si pensa che tutti i velivoli di questo modello siano fermi a terra. In tutto il mondo ci sono più di 300 Boeing 737 Max 8 appartenenti a 47 compagnie aeree, più altre decine che erano stati ordinati da diverse compagnie.

Secondo i dati del sito Flightradar24, in una normale settimana c’erano più di ottomila voli fatti con dei Boeing 737 Max 8.