Economia

Bitcoin sfonda muro $10mila: finirà come bolla tulipani?

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NEW YORK (WSI) – E’ Bitcoin mania. La criptovaluta un anno fa era poco sopra i 700 dollari, a inizio anno ha superato i mille e in mese e mezzo all’incirca ha sfondato il muro dei 5mila per arrivare oggi a superare per la prima volta i 10mila dollari, toccando un nuovo massimo a 10.831,75 dollari. Ed è da quando ha raggiunto i 250 dollari che si parla di bolla destinata a scoppiare.

Stando ai numeri di Coindesk, in sole 24 ore la criptovaluta è salita del 10% e in un anno il valore si è decuplicato, con un aumento del 940%. La moneta digitale sta prendendo sempre più piede tanto che sono stati lanciati, secondo quanto rende noto la società di ricerca finanziaria Autonomous Next, più di 120 “criptofondi” tra cui alcuni gestiti da veterani di Wall Street. Un passo verso la legittimazione del Bitcoin come asset class, è dato anche dalla più grande borsa di futures del mondo, la bora di Vhicago, la CME ( Chicago Mercantile Exchange) che sta progettando di lanciare i bitcoin futures nella seconda settimana di dicembre.

Ma nonostante ciò sono molti i detrattori della moneta digitale. Non solo il ceo di JP Morgan, Jamie Dimon che l’ha definita una frode e Larry Fink, CEO di BlackRock, secondo cui il Bitcoin è un “indice di riciclaggio di denaro sporco”.  Anche Aswath Damodaran, professore di finanza aziendale e di valutazione presso la Stern School of Business della New York University, ha anche osservato che, a meno che il bitcoin non possa essere utilizzato per operazioni ordinarie, potrebbe essere solo un’altra moda.

“Arrivando a sforare il tetto dei 10mila dollari arrivano una serie di alert per cui il Bitcoin sarebbe l’ennesima bolla speculativa”.

L’aumento del Bitcoin sopra il tetto dei 10mila euro era stato predetto dall’ex gestore dell’Hedge Fund Fortress Michael Novogratz secondo cui stando così le cose, la moneta digitale potrebbe arrivare “facilmente” a 40.000 dollari  alla fine del 2018.

“Questa è una bolla e c’è molta schiuma. Questa sarà la più grande bolla della nostra vita”.

Accanto a Novogratz, il  gestore del fondo hedge Ken Griffin secondo cui il Bitcoin ha molti elementi della bolla dei tupilani.

“Mi preoccupa molto il fatto che le persone che stanno comprando bitcoin non capiscano veramente a cosa stanno partecipando”.

Anche Arnaud Masset, analista di Swissquotealista di Swissquote, si è chiesto se il Bitcoin è una bolla o è destinato a salire.

“Le possibilità che si stia creando una bolla destinata prima o poi a scoppiare non sembra spaventare proprio nessuno. Questa è la ragione per cui riteniamo che il prezzo del Bitcoin sia destinato ancora a salire e per diverse ragioni. Primo perché (…)  il flusso di denaro di questa provenienza è ben lontano dall’aver raggiunto livelli di equilibrio in quanti grossi big player non si sono ancora mossi, oltre al fatto che l’imminenza dell’arrivo di derivati quotati sul Chicago Mercantile Exchange e sul mercato delle opzioni renderà l’investimento in Bitcoin molto più semplice incoraggiando anche i più scettici a fare il grande salto. In secondo luogo, perché saranno presto presentati diversi progetti chiave per lo sviluppo delle cryptovalute come Rootstock o Lightning Network ideati per migliorare la scalabilità del Bitcoin. Da ultimo, perché la maggior parte della gente è convinta che le cryptovalute siano ormai avvolte da una grande bolla. (…) dobbiamo anche ragionare sul fatto che è assai probabile che il prossimo anno avvenga una certa operazione di pulizia nel mondo delle cryptovalute e che molti progetti sulla blockchain semplicemente non vedranno la luce. Ecco perché pensiamo che una correzione nei prezzi non possa che essere salutare, considerando che il Bitcoin ha corso a perdifiato negli ultimi mesi”.