Economia

Bitcoin: schema Ponzi per banca asiatica, bolla enorme secondo Roubini

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NEW YORK (WSI) – Il Bitcoin? Uno schema Ponzi, una truffa finanziaria. A dirlo una delle banche più grandi dell’Asia, la DBS bank, tramite le parole del suo dirigente David Gledhill, Head of Group Technology & Operations.

“Vediamo che il bitcoin è come un po’ uno schema Ponzi. Le transazioni sono “incredibilmente costose” e “tutte le tasse sono nascoste attraverso i meccanismi criptati o-meccanismi. Non pensiamo che per DBS partecipare a questo gioco in questo momento produrrà un vantaggio competitivo”.

Secondo Gledhill, che ha espresso il suo parere in un’intervista all’emittente CNBC, attualmente ha più senso per la banca concentrarsi sulle sue transazioni elettroniche di valute a sostegno del governo. Alla fine prevede che il prezzo del bitcoin diventerà “molto economico perché è così che scalerà”.

DBS è il maggiore finanziatore del sud-est asiatico e un grande sostenitore delle tecnologie emergenti. All’inizio di quest’ anno, la banca ha dichiarato di aver lanciato un sistema di gestione dell’e-learning basato su cloud, alimentato dall’intelligenza artificiale.

Non è certo la prima a prendere una posizione negativa sulla moneta digitale che nelle ultime settimane è stata molto volatile, crollando a $5.507 dollari domenica dopo aver toccato un record di $7.879 la scorsa settimana.

Anche il famoso economista ribassista che anticipò la crisi dei mutui subprime, Nouriel Roubini, parlando a Business Insider, si è mostrato particolarmente scettico sul bitcoin, definendolo una “gigantesca bolla speculativa“.

“Il Bitcoin sarà regolato nella misura in cui troverà la sua fine“.

Ma c’è anche chi difende a spada tratta la criptovaluta, come Matthew Roszak, confondatore e presidente di Bloq, una società di software aziendale che si occupa di blockchain.

“Quando sento commenti di questo tipo, penso che molte persone (…) forse non capiscono la grandezza di questa tecnologia“, le cui potenzialità sono invece sotto gli occhi di tutti.