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Bill Ackman punta in alto e mira a diventare una Berkshire Hathaway moderna

Costruire una Berkshire Hathaway moderna che assuma il controllo di varie aziende nel lungo periodo: è questo l’obiettivo che si pone l’investitore miliardario Bill Ackman che mira così a trasformare il suo hedge fund in un gigante finanziario diversificato. In quest’ottica, la Pershing Square di Ackman ha offerto di acquistare milioni di azioni, che non possiede ancora, della società immobiliare Howard Hughes Holding, controllata dall’omonimo  immobiliarista texano Howard Hughes, in un’operazione del valore di oltre 1 miliardo di dollari.

Pershing Square punta il texano Howard Hughes Holdings

L’acquisto proposto fa parte di una spinta aggressiva da parte di Ackman per reinventare il suo hedge fund, che attualmente acquista quote di minoranza in società quotate in borsa, in un grande gruppo finanziario con la capacità di competere con i potenti acquirenti di private equity e con altre società per grandi acquisizioni, sull’esempio della conglomerata fondata da Warren Buffett.

“Con le dovute scuse al signor Buffett, [Howard Hughes] diventerebbe una moderna Berkshire Hathaway in grado di acquisire partecipazioni di controllo in società operative”, ha dichiarato Ackman in una lettera agli investitori, riferendosi alla società creata da Warren Buffett.

L’obiettivo della Pershing Square è di aumentare la sua partecipazione in Howard Hughes da circa il 38% a ben il 69%. L’hedge fund ha offerto di pagare 85 dollari per azione, rispetto ai 71,78 dollari del prezzo di chiusura di Howard Hughes di venerdì. Le sue azioni sono balzate del 9,3% dopo l’annuncio di Ackman.

Perché Howard Hughes fa gola ad Ackman

Howard Hughes è importante per Ackman perché l’investitore ritiene che i flussi di cassa, le proprietà immobiliari e il bilancio del gruppo possano fornire miliardi di dollari in contanti per finanziare acquisizioni.

In base all’accordo proposto, Ackman diventerebbe l’amministratore delegato di Howard Hughes e porterebbe con sé il suo team di investimento per identificare gli obiettivi di acquisizione. Pershing Square potrebbe combinare così la potenza finanziaria di Howard Hughes con i propri fondi per identificare grandi obiettivi di acquisizione come riferiscono fonti vicine al miliardario investitore. L’operazione richiede però l’approvazione della maggioranza degli azionisti di minoranza di Howard Hughes.

La storia di Pershing Square

L’anno scorso Ackman ha aperto per la prima volta Pershing Square a un investitore esterno, vendendo una quota del 10% a una valutazione di 10 miliardi di dollari. L’acquisizione di Howard Hughes proposta da Ackman arriva al culmine di tanti anni in cui l’investitore ha presieduto e costruito l’operatore immobiliare, che un tempo era un insieme di proprietà scorporate dall’operatore di centri commerciali General Growth Properties.

Durante la crisi del 2008, Ackman ha acquistato un’importante quota di General Growth mentre questa crollava in bancarotta. Così, insieme ad altri investitori, tra cui Brookfield, ha poi ricapitalizzato General Growth e guadagnato miliardi di dollari grazie alla ripresa del mercato immobiliare.

Nel 2012, Ackman è uscito dal suo investimento nell’operatore di centri commerciali scambiando le sue azioni con proprietà non retail di sua proprietà, tra cui grandi comunità residenziali a Las Vegas, Houston e Hawaii e altre proprietà in aree come Manhattan.

Queste proprietà erano state acquistate decenni prima da Howard Hughes, che dagli anni Venti fino alla sua morte, avvenuta negli anni Settanta, è stato uno degli uomini d’affari più seguiti degli Stati Uniti per le sue grandi partecipazioni in società come la compagnia aerea TWA e le società di produzione di Hollywood.
Verso la fine della sua vita, Hughes acquistò vaste proprietà per proteggere il suo impero dalle tasse, che furono poi acquisite dalla General Growth. Nello scambio di asset del 2012, Ackman ha rinominato le holding immobiliari Howard Hughes, in omaggio al finanziere, e ha quotato la società alla Borsa di New York. Tuttavia, lo stesso Ackman ha dovuto ammettere che la società immobiliare non ha raccolto un forte consenso tra gli azionisti.

Molti seguaci di Ackman si aspettavano che unisse il suo hedge fund con Howard Hughes o semplicemente lo acquistasse. Dopo aver esaminato una proposta di fusione, che avrebbe ridenominato il suo fondo Pershing Square Holdings, quotato ad Amsterdam e a New York, Ackman ha ritenuto che l’affare non fosse fattibile e ha invece creato un consorzio di dipendenti e investitori esterni per acquisire la maggioranza di Howard Hughes.