Economia

Bce: domani prima riunione dopo fine QE, le attese degli analisti

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Tutto pronto per il primo meeting  2019 della Bce. L’appuntamento, in calendario domani, è il primo incontro dopo la fine degli acquisti netti di attività nell’ambito del Quantitative Easing (QE).

Sul fronte dei tassi, appare scontata la riconferma del costo del denaro, ai livelli attuali, almeno fino all’estate, come anticipato da Francoforte, anche se sono in molti a scommettere che nessun rialzo sarà comunicato nel meeting di settembre. In ogni caso sarebbe relativo al tasso overnight che e’ ora a -0,40% e non al tasso principale di rifinanziamento.

I governatori ribadiranno la loro intenzione di proseguire con la politica di reinvestimento del capitale rimborsato sui titoli giunti a scadenza a lungo anche dopo il primo aumento dei tassi di interesse

L’attenzione del mercato sarà concentrata sulle analisi che il Presidente della BCE, Mario Draghi, farà dell’attuale situazione economica in rallentamento a livello globale. Anche se per avere le nuove stime bisognerà  aspettare la riunione di marzo, appare probabile una revisione al ribasso considerata la frenata dell’economia tedesca, causa anche la frenata dell’industria dell’auto, e della sempre maggiore incertezza legata al Brexit.

Lo stesso Draghi, nel suo intervento di fronte il Parlamento Europeo la scorsa settimana, ha detto che “i recenti sviluppi economici sono stati più deboli delle attese” e solo poche ore fa sono giunte le nuove stime del Fondo Monetario Internazionale che per il 2019 vede una crescita per l’eurozona dell’1,6%, un decimo in meno delle proiezioni di dicembre della stessa Bce.

Non mancheranno inoltre domande a Draghi sulla situazione italiana, considerata dallo stesso Fmi come uno dei fattori di rischio per l’outlook globale.

Per Draghi, il cui mandato scadrà a ottobre, si fa dunque sempre più concreta la possibilità di diventare il primo presidente della Bce a non alzare mai i tassi di interesse durante il suo mandato settennale.