Investimenti

Banco BPM: via libera dell’Antitrust all’Opa su Anima

Semaforo verde dell’Antritrust all’Opa di Banco BPM su Anima Holding. Lo comunica l’istituto di Piazza Meda sottolineando che “in riferimento all’offerta pubblica di acquisto volontaria promossa da BancoBPM Vita sulla totalità delle azioni ordinarie di Anima Holding, l’autorità garante della concorrenza e del mercato ha deliberato che la condizione di efficacia dell’operazione è da considerarsi avverata”.

Banco BPM: ok Antitrust ad Opa su Anima

La deliberà è avvenuta a seguito dell’approvazione incondizionata all’acquisto del controllo di Anima Holding da parte dell’offerent rilasciata dall’AGCM.

A inizio novembre l’annuncio dell’Opa nel mondo del risparmio gestito. Banco BPM, tramite la controllata Banco BPM Vita, ha annunciato il lancio di un’Opa volontaria finalizzata ad acquisire la totalità delle azioni ordinarie di Anima, finalizzata al delisting da Piazza Affari del più grande gruppo indipendente di asset management in Italia. Il prezzo fissato per l’operazione è di 6,20 euro per azione, che implica un premio del 35% rispetto agli ultimi 12 mesi.

La mossa è condizionata al raggiungimento di almeno il 66,67% del capitale di Anima e alla conferma della possibilità per Banco Bpm di applicare all’operazione il trattamento regolamentare del Danish Compromise.

L’operazione, si legge nella nota del gruppo bancario guidato da Castagna, andrebbe a creare un “campione nazionale” integrato nel settore dell’assicurazione vita e del risparmio gestito, secondo tra i gruppi italiani di matrice bancaria, con masse complessive da assicurazione vita e risparmio gestito pari a circa 220 miliardi, all’interno di un totale attività finanziarie della clientela pari a circa 390 miliardi di euro.

L’operazione si inserisce nel più ampio contesto del Piano Strategico 2023-26 di Banco BPM che fa leva su un modello di crescita dei ricavi fortemente incentrato sulle fabbriche prodotto. Grazie all’operazione, l’incidenza delle commissioni sul totale del margine di interesse e dei proventi da servizi si porterà dall’attuale 37% a oltre il 45% e l’apporto complessivo ai ricavi di gruppo delle fabbriche prodotto, nel Piano previsto a 1,18 miliardi al 2026, aumenterà a 1,6 miliardi. Su queste basi, l’operazione comporterà importanti benefici per gli azionisti di Banco BPM, con un incremento atteso dell’utile per azione rispetto al dato di piano pari a circa il 10%.

Chi controlla oggi Anima

Anima è il più grande gruppo indipendente del risparmio gestito in Italia, con un patrimonio complessivo in gestione di circa 200 miliardi di euro e più di un milione di clienti.

Pochi giorni fa l’annuncio che l’imprenditore Francesco Caltagirone,  dopo MPS, ha aumentato la sua partecipazione anche in Anima, salendo al 5%. i fatto l’imprenditore può oggi vantare una partecipazione indiretta – detenuta attraverso alcune sue controllate: l’1,159% con Romana Partecipazioni 2005 Sgr, lo 0,313% con Finanziaria Italia 2005 Spa, lo 0,313% con Investimenti Finanziari 21 Srl e il 3,507% con Gamma Srl – pari al 5,292% nella società di gestione del risparmio, contro il 3,36% che deteneva alla la data dell’assemblea della società (28 marzo).

In altre parole, significa che chiunque voglia acquisire Anima dovrà negoziare con i diretti controllanti, ossia Banco Bpm, Poste Italiane, il fondo FSI e ora Caltagirone che insieme controllano il 49,4% del capitale.