Società

Banchieri di investimento: chi sono gli italiani ai primi posti

Cosa hanno in comune Francesco Cardinali di Jp Morgan, Francesco Pascuzzi (nella foto) di Goldman Sachs e Giuseppe Baldelli di Mediobanca? Sono tra i migliori banchieri d’investimento italiani nel 2024. A decretarlo la classifica stilata annualmente da Mergerlinks sulla base dell’ammontare  totale delle attività delle banche d’affari coinvolte nelle operazoni di di M&A realizzati nel corso dell’anno.

Banchieri di investimento: come si piazza l’Italia

Guardando all’Italia, il nostro Paese si colloca in una posizione di rilievo in ambito internazionale, con ben quattro banchieri che figurano tra i principali bankers in Ue. Cardinali, Pascuzzi e Baldelli si piazzano rispettivamente al 17esimo, 24esimo e 28esimo posto in Europa.

Francesco Cardinali è il responsabile di JpMorgan in Italia che ha curato 11 operazioni per complessivi 16 miliardi di euro, tra cui si segnala il deal Kkr-Enilive. Dietro Cardinali,  Francesco Pascuzzi che mette nel suo curriculum transazioni per 12,9 miliardi di euro. Baldelli di Mediobanca invece figura tra i vari ruoli importanti, anche per esser stato advisor nell’operazione di acquisizione di Igt Gaming da parte di Apollo e nel deal Enilive.

Ma non sono soli. Oltre a questi tre banker, nella classifica di Mergerlinks troviamo Alessandro Bertolini Clerici (Rothschild), Andrea Petruzzello (UniCredit), Giuseppe Monarchi (Evercore), Andrea Donzelli (Jefferies), Claudia Fornaro (Mediobanca), Matteo Calegari (Mediobanca), Marco Samaja (Lazard).

M&A: come sta andando il mercato

L’anno scorso sono stati annunciati a livello globale 96 megadeal, ovvero operazioni superiori a 5 miliardi di dollari, il numero più alto dal 2021, secondo LSEG. Tali operazioni sono la linfa vitale delle maggiori banche d’investimento, in quanto possono generare centinaia di miliardi di commissioni per le aziende. L’anno scorso l’attività di M&A ha generato commissioni di consulenza per circa 33,4 miliardi di dollari, con un aumento del 7% rispetto ai 31,3 miliardi dell’anno precedente, secondo LSEG.

E se nella seconda metà dell’anno, si è registrato un notevole incremento delle operazioni di M&A, l’Italia si è distinta in maniera brillante e nei primi nove mesi del 2024, il mercato tricolore ha messo a segno un valore complessivo delle transazioni pari a circa 59 miliardi di euro, con una crescita del +87%, contro la media globale a +16%.