Economia

Banche e Poste: stato di polizia fiscale sui conti correnti

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ROMA (WSI) – Scatta da oggi, 31 marzo 2016, l’obbligo per le banche, poste e operatori finanziari di trasmettere all’Anagrafe tributaria, un maxi archivio a disposizione del Fisco, i dati sui movimenti e saldi di circa 1 miliardo di conti correnti. Parte così il Grande fratello fiscale, ideato dal professor Mario Monti, all’epoca in cui era Premier e poi continuato fino ai giorni nostri, il controllo a setaccio da parte del Fisco di tutto ciò che facciamo coi nostri soldi.

E come fa il Fisco a conoscere tutto? Le “spie” sono banche, poste e tutti quegli operatori finanziari con cui instauriamo rapporti, i quali da quest’anno dovranno effettuare in via obbligatoria la comunicazione ogni anno. Quest’anno la data da segnare è il 31 marzo, ma dal 2017 sarà metà febbraio, ampliando anche la lista dei dati da dover comunicare al Fisco.

Non solo i saldi e i movimenti dei conti correnti, ma in nome della tracciabilità assoluta, dovranno essere comunicate anche altre operazioni legate al conto corrente, come le richieste di assegni per contanti, bonifici, cambi di valuta, assegni, passaggi fisici di denaro e preziosi, dati sulla titolarità di cassette di sicurezza con numero di accessi all’anno e le posizioni oro e metalli preziosi.

Insomma tutto quello che faremo coi nostri soldi dovrà essere conosciuto al Fisco con fine ultimo quello di arginare l’evasione fiscale, stimata secondo gli ultimi calcoli del governo in 90 miliardi di euro. Passando al setaccio tutto i nostri movimenti con bancomat, carte di credito, ecc…, gli 007 del Fisco potranno incrociare i dati in loro possesso e scovare un evasore o potenziale evasore.

“Adesso ci sono tutte le condizioni affinché l’evasione venga contrastata e ricondotta a dimensioni più accettabili, favorendo coloro che non vogliono e non possono evadere le tasse. Ovvero, la stragrande maggioranza dei contribuenti italiani”.

Così afferma il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA di Mestre Paolo Zabeo che ricorda gli altri strumenti a disposizione oggi del Fisco per combattere l’evasione e controllare i conti correnti, che sono:

  • abolizione del segreto bancario;
  • studi di settore;
  • blitz contro la mancata emissione di scontrini e ricevute;
  • redditometro;
  • spesometro;
  • 117 (il numero di pubblica utilità della Guardia di Finanza);
  • Serpico (super cervellone che registra decine di migliaia di informazioni al secondo per mettere a confronto dichiarazioni dei redditi, polizze assicurative, informazioni del catasto, del demanio, della motorizzazione, etc.);
  • metodologie di controllo delle Pmi e dei lavoratori autonomi;
  • limite all’utilizzo dei contanti fino a 3.000 euro;
  • utilizzo del Pos per le transazioni commerciali;
  • fattura elettronica;
  • reverse charge.