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Banca centrale svizzera: più depositi soggetti a tassi negativi

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ROMA (WSI) – Un altro annuncio dalla Svizzera, che ha provocato forti oscillazioni sul mercato dei cambi alla vigilia, penalizzando in modo particolare il franco svizzero.

Dopo aver eliminato il tetto minimo di cambio nel rapporto euro/franco svizzero all’inizio dell’anno, la Banca centrale svizzera, ovvero la Swiss National Bank, ha annunciato che, a partire dal prossimo 1° maggio, ridurrà il gruppo di detentori di depositi esenti dall’applicazione dei tassi di interesse negativi.

Di fatto, ciò significa che il tasso negativo sui depositi, pari a -0,75%, sarà applicato alle somme depositate presso la SNB da diverse aziende legate al governo federale, incluso il fondo di pensione PUBLICA. La decisione è stata presa per perseguire il principio di parità di trattamento, dal momento che prima della sua decisione, se le pensioni del settore private erano soggette al tasso negativo di deposito, ciò non avveniva per il governo o per il fondo pensione pubblico. Alcuni esponenti del Parlamento avevano presentato obiezioni denunciando una disparità di trattamento. A questo punto, rimarranno pochi fondi esenti dall’applicazione del tasso negativo. Tra questi, quelli di assicurazione per i disabili.

Difficile prevedere la reazione dei fondi che perderanno il privilegio dell’esenzione, in un mercato dove i tassi sono negativi nella curva fino ai 10 anni. I fondi potrebbero decidere di assumere rischi maggiori, per ottenere rendimenti più elevati, e dunque aumentare la loro esposizione verso l’azionario o verso gli asset esteri.

I tassi svizzeri rimangono ben al di sotto di quelli tedeschi, che pure viaggiano sui minimi storici. I bond a due anni rendono -92 punti base rispetto ai -26 punti base della Germania. Quelli a 10 anni -13 punti base, contro i 16 punti base tedeschi.

In un contesto di tassi di interesse negativi, si teme una fuga dei depositi dalla Svizzera e alcuni clienti hanno già iniziato a prelevare soldi dai loro conti corrente bancari per non essere tassati.

I tassi di interesse sui depositi presso la Banca centrale sono diventati negativi a gennaio scendendo a -0,75%. Preoccupa ora che i tassi saranno applicati a tutti i fondi pensione della Confederazione.

Immediata ieri la reazione del mercato, con forti smobilizzi che hanno colpito il franco svizzero, con l’euro che ha registrato il rialzo più forte in due mesi circa. Sell off anche nei confronti del dollaro. Alle 17,44 ora italiana, il rapporto dollaro/franco svizzero sale +1,25% a CHF 0,9664, mentre eur/chf +1,20% a CHF 1,0368.

Davide Marone, analista valutario DailyFX (FXCM), ha commentato: “Il cross EurChf è così balzato da 1,0270 a massimi vicini a 1,0370 nel giro di poco più di 2 ore, avvicinandosi così a resistenze cruciali in ottica multiday che, laddove violate, potrebbero indurre a nuove risalite del prezzo fino ai primi target a 1,05”.

Oggi, alle 13 circa ora italiana, l’euro perde -0,60% nei confronti del franco svizzero a CHF 1,0362. Ironia della sorte, tutti i tentativi della Swiss National Bank per evitare l’apprezzamento del franco, tra gli asset rifugio più importanti al mondo, non sembrano sortire alcun effetto. Incluso l’ultimo.

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