Economia

Autostrade: scatta il nuovo sistema tariffario, concessionarie sul piede di guerra

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Al via i nuovi meccanismi per determinare le tariffe autostradali che sono più vantaggiosi per gli utenti e meno per i concessionari che ovviamente si scagliano contro.

Il nuovo meccanismo previsto dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti relativo a 16 concessionari, si basa sul price-cap, che determina le tariffe in base a parametri di efficienza stabiliti dall’Autorità e una remunerazione di mercato degli investimenti. Questo dovrebbe garantire trasparenza ed equità dei pedaggi. Per dare maggiore certezza sugli investimenti da realizzare, l’Autorità interviene sui costi, adeguando la remunerazione sul capitale investito (al 7,09%) agli attuali tassi di mercato. Per le opere già “in cantiere” continuerà ad essere applicato il tasso di rendimento previsto dal precedente sistema tariffario.

Il nuovo sistema è diventato definitivo con la pubblicazione da parte dell’Autorità delle delibere relative a 16 concessionarie (da Autostrade per l’Italia a Strada dei Parchi, dall’Autostrada dei Fiori alla Milano Serravalle), i cui Piani economico finanziari (Pef) erano scaduti da anni. Il Decreto Genova ha esteso la competenza dell’Authority anche alle concessioni in essere e non solo a quelle nuove. Grande preoccupazione manifesta l’Aiscat, l‘associazione di categoria che raccoglie i concessionari secondo cui l’Autorità sarebbe andata ben oltre i suoi compiti. Plaudono invece all’iniziativa i consumatori che sottolineano come adesso le e concessionarie non potranno più inserire voci improprie per giustificare gli aumenti.

Se Aiscat oggi attacca così, vuol dire che siamo sulla strada giusta, qui non si tratta di bloccare chi fa davvero gli investimenti e merita il giusto profitto, ma di non ingrassare più chi gli investimenti li promette senza farli.

Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli e anche Alessandro Di Battista, tornato recentemente alla ribalta dopo aver annunciato la sua candidatura in caso di elezioni anticipate, attacca nuovamente il vicepremier Matteo Salvini.

Questo è il momento di riprendersi il controllo delle autostrade, ma la Lega tace, è come il Pd.