Economia

Auto, il 79% di chi ha lasciato il diesel nel 2019 è tornato al benzina

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Le vendite di auto elettriche e ibride sono in forte ascesa, ma rappresentano ancora una quota marginale del mercato dell’auto italiano. Secondo le rilevazioni Dataforce, da inizio anno a novembre, le auto elettriche hanno rappresentato lo 0,56% delle auto vendute, mentre le varie categorie di auto ibride hanno raggiunto una quota di mercato del 5,54%.

Elettriche e ibride, strada ancora lunga

Per il momento, il grosso trasferimento nell’ambito delle motorizzazioni si sta verificando dal diesel, ormai in calo da tempo, al benzina. Rispetto ai primi 11 mesi del 2018, sono state vendute quest’anno 205mila auto a gasolio in meno e 159mila auto a benzina in più. Considerando le variazioni nella quota di mercato delle due categorie, emerge che che il 79% delle persone che hanno abbandonato il diesel nel 2019 si sono convertite al benzina. Dati che lasciano chiaramente intendere quanta strada debbano ancora percorrere le alimentazioni alternative per risultare competitive in termini di grandi numeri.

Su scala nazionale, sono in particolare le ibride a registrare il miglior incremento nella quota di mercato (+1,35 punti) dopo il benzina (+8,31 punti percentuali). In termini assoluti, ciò si è tradotto in 26mila auto ibride vendute in più.
Se si osservano le tendenze, come noto, la storia cambia: da inizio anno le vendite di auto elettriche sono raddoppiate, mentre quelle delle auto ibride sono cresciute del 32% (il benzina “solo” del 25%). Insomma, l’incremento c’è, ma i numeri restano ancora relativamente piccoli.
Secondo le stime del Gai, un’associazione di acquisto solidale che si occupa dell’acquisto in gruppo di auto ibride ed elettriche e veicoli a basso impatto ambientale tale quota combinata potrebbe portarsi, nel 2020, dal 6% attuale all’8-10%. Se il trend di crescita osservato da inizio anno fino ad oggi fosse replicato, aggiungiamo noi, nel prossimo anno si arriverebbe intorno al 7,6% di quota di mercato elettico+ibrido.

Prezzo base, uno dei maggiori ostacoli al cambiamento

Nel caso delle auto ibride (o elettriche) una prima barriera rilevante nella scelta è data dal prezzo iniziale dell’acquisto. Il Gai, in tal senso, vuole favorire l’accesso a questa tecnologia particolarmente adatta a ridurre le emissioni nei centri abitati creando gruppo d’acquisto che permettano risparmi fino al 30% sul prezzo di listino. Nel 2019, fa sapere il Gai, sono state acquistate più di 350 auto ibride ed elettriche (+140% rispetto al 2018) che, se sommate a quelle acquistate dalla nascita dell’associazione nel 2013, superano le 1600 unità.

“Chiudiamo il 2019 con molta soddisfazione, poiché grazie alle nostre attività quasi 400 persone sono riuscite quest’anno ad acquistare un’auto ibrida o elettrica con una notevole percentuale di risparmio sul prezzo di listino”, ha commentato Luca dal Sillaro, socio fondatore del Gai, “il nostro obiettivo per il 2020 è quello di continuare ad acquistare in gruppo veicoli a basso impatto ambientale, certi che ciò non influisca positivamente solo sul pianeta ma anche sulle tasche degli italiani. Quando parliamo di sostenibilità, infatti, non parliamo solo di quella ambientale ma anche di quella economica”.