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Austerity e thatcherismo: ecco Fillon, il futuro presidente di Francia

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Dopo quello che si è visto con la Brexit e l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca è bene diffidare dei sondaggi. Stando alle ultime rilevazioni francesi, con la vittoria alle primarie di centro destra domenica Francois Fillon si prepara anche a mettere il sigillo sulla sua elezione all’Eliseo nel voto di aprile 2017.

Se le elezioni presidenziali di Francia si tenessero oggi e non in aprile, l’ex primo ministro sotto Sarkozy arriverebbe in testa al primo turno con il 32% dei consensi e si aggiudicherebbe facilmente anche la secondo tornata elettorale. Questo è l’esito di un sondaggio Odoxa condotto per France Télévisions e realizzato il 25 novembre.

I dati sono stati diffusi ieri, domenica 27 novembre, nella serata della vittoria alle primarie del centro destra dell’ex delfino di Nicolas Sarkozy, Fillon. Marine Le Pen si piazzerebbe seconda al secondo scrutinio, con il 22% delle intenzioni di voto.

In attesa di scoprire quale sarà il candidato del centro sinistra (Partito Socialista al governo), le rilevazioni immaginano un primo turno con dieci candidati a rappresentare diversi raggruppamenti politici.

Dietro a Fillon si collocherebbero in ordine Le Pen e il suo Front National anti europeista, l’ex ministro dell’Economia sotto Hollande, Emmanuel Macron, il leader del Parti della sinistra radicale, con il 13%, Jean-Luc Mélenchon (altro leader anti euro come Le Pen) con il 12%. Relegato in quinta posizione ci sarebbe François Hollande (con l’8%), che però non è detto che si aggiudichi le primarie. È più realistico che a rappresentare i socialisti ci sarà l’attuale primo ministro Manuel Valls, un candidato più forte e più popolare rispetto all’attuale presidente della seconda forza economica dell’area euro. Ancora più sotto il candidato di centro François Bayrou (6%) che aveva promesso che avrebbe sostenuto Alain Juppé se quest’ultimo avesse vinto le primarie del centro destra.

Al secondo turno i sondaggi danno a sorpresa Fillon vincitore con ben il 71% delle preferenze, contro il 29% delle intenzioni di voto per la presidente del Front National. Difficile però pensare a come il popolo francese possa raggrupparsi intorno a una figura controversa e divisiva, al contrario di come poteva essere l’ex primo ministro sotto Chirac, Alain Juppé, sconfitto al secondo turno delle primarie del partito Repubblicano francese.

Chi è contrario al progetto dell’euro e chi ha idee di sinistra o persino moderate di centro potrebbe facilmente decidere di non sostenere Fillon in un’eventuale secondo turno contro Le Pen. Il programma di Fillon si può definire ultra conservatore, filo europeo e improntato al rigore in materia di diritti ed economia.

Fillon si ispira a un modello anacronistico in ambito europeo, quello del Thatcherismo. È un sistema che non ha mai visto attuazione in Francia e ora Fillon spera di rilanciarlo in un paese che fatica a crescere. L’ex primo ministro ha promesso tutta una serie di tagli nella funzione pubblica e un allungamento dell’età pensionabile fino a 65 anni. Viste le sue idee in questioni commerciali e di geopolitica, i suoi critici sono preoccupati inoltre dal possibile ravvicinamento della Francia alla Russia.