Economia

Asse franco-tedesco: sí a bilancio anticrisi per Eurozona

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Migranti ma anche bilancio dell’Eurozona, un nuovo ruolo per l’ESM (European Stability Mechanism) un numero ridotto di commissari UE difesa, sviluppo economico, ambiente. E’ questa la roadmap tracciata dal Presidente francese Emmanuel Macron e dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel che ieri  si sono incontrati al castello di Meseberg, a nord di Berlino, in vista del Consiglio europeo del 28 e del 29 giugno.

Ma andiamo con ordine. Germania e Francia sono d’accordo su una parziale riforma della zona euro centrata sulla creazione di un bilancio comune anti-crisi per l’area monetaria. La svolta sul bilancio dell’eurozona, fin qui ostacolato a Berlino, è stata annunciata proprio dalla Merkel:

“Ci impegniamo per un bilancio dell’Eurozona”, ha detto la cancelliera. Il bilancio potrà essere operativo nel 2021. I dettagli, a partire dall’ammontare e sul modo in cui sarà finanziato saranno definiti dai ministri delle Finanze entro la fine di quest’anno.

Il piano franco-tedesco prevede anche la trasformazione del Meccanismo di stabilizzazione europeo (Esm) in un futuro fondo monetario europeo (potrebbe cambiare anche il nome) in grado di agire con nuove linee di crediti a breve per far fronte alle difficoltà improvvise che possano colpire i Paesi.

Ad ogni modo, dopo l’acceso dibattito dei mesi scorsi, la novità più inattesa è il budget dei paesi dell’euro.

“Si tratterà di un vero e proprio bilancio, fatto di entrate e uscite su base annuale, decisi dai Paesi della moneta unica”.

I due leader hanno affrontato anche gli obiettivi comuni su difesa, sicurezza, migranti e clima. Macron si aspetta “più sovranità e più coesione” e ha annunciato “l’iniziativa dell’intervento europeo”, il rafforzamento di Frontex (da portare a 10mila agenti, secondo la proposta della Commissione), la solidarietà fra i Paesi, soprattutto con quelli più colpiti dal fenomeno, come l’Italia, di cui saranno “accolti i bisogni”.

Una posizione che la Cancelliera aveva già espresso alla fine del bilaterale con Conte. Macron dal canto suo assicura una reazione coordinata al fenomeno, ribadendo quanto emerso nel bilaterale a Parigi con il Presidente del Consiglio italiano. Bilaterale che ha rischiato di essere annullato proprio a causa di uno dei temi più caldi di questi giorni, quello sulla gestione degli immigrati, divenuta motivo di scontro dopo i fatti della nave Aquarius.