Società

Art. 18, scontri durante proteste contro governo e austerità

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ROMA (WSI) – Ci sono stati scontri a Milano e Torino tra le forze di sicurezza e i manifestanti che hanno partecipato allo sciopero generale di otto ore contro governo e austerity.

Oggi sono rimasti bloccati quasi il 50% di treni, oltre il 50% degli aerei e il 70% di bus e metro, stando ai primi dati parziali sui cortei anti-austerity forniti dalle due principali sigle sindacali. Le adesioni – riferisce un comunicato – sono “molto alte” nei trasporti su tutto il territorio nazionale allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil.

I sindacati sono contrari in particolare alla riforma dell’articolo 18 – volta a facilitare i licenziamenti, ma anche il lavoro in entrata – e ai taglia lle spese del budget 2015.

Al grido di “Cosi non va!”, i sindacati sono scesi in piazza per sfidare il governo Renzi – che è andato allo scontro aperto con le parti sociali – su tanti temi, ma il principale resta la riforma del mercato del lavoro, la quarta in cinque anni, e i cambiamenti apportati all’articolo 18.

Oltre al Job Acts, i comitati organizzatori delle manifestazioni in strada intendono protestare anche contro la manovra finanziaria e la riforma della Pubblica Amministrazione.

Sono più di 50 i cortei dal Nord al Sud d’Italia a cui stanno partecipando i sindacati di Cigl, Uil e Uig (non Cisl) così come i comitati studenteschi. Si vedono volare palloncini in cui è ritratto il premier Matteo Renzi con la faccia e il naso di Pinocchio.

Allo sciopero partecipano pressoché tutti i settori immaginabili, dalla scuola ai trasporti, dalla sanità agli uffici pubblici. Ai cortei di Milano e Torino c’è stata molta tensione.

Scontri a Milano, Roma e Torino: otto i fermati

Nel capoluogo del Piemonte hanno fermato otto manifestanti dopo la baruffa in corso Regina Margherita. I dimostranti, che si erano staccati dal corteo, hanno tentato di proseguire forzando il blocco delle forze dell’ordine che hanno risposto con una carica di alleggerimento.

A Milano alta tensione alla sede della Regione Lombardia. Polizia e carabinieri in tenuta antisommossa hanno difeso il Pirellone dall’assedio di antagonisti e studenti che, travestiti da babbi Natale, hanno cercato di entrare nell’edificio per consegnare al governatore Roberto Maroni dei pacchi dono simbolici.

A Roma tensioni durante lo sgombero dello stabile occupato stamattina dai movimenti per la casa in via Cesalpino, in zona Policlinico, a Roma. L’edificio già in passato era stato occupato e successivamente sgomberato. “Siamo stati caricati mentre eravamo in presidio sotto lo stabile”, hanno raccontato i manifestanti.

“Il governo sbaglia a escludere il confronto e la partecipazione con i sindacati. Devono scegliere se continuare a innescare il conflitto o aprire il dialogo: deve essere chiaro che noi non ci fermeremo”, ha detto Susanna Camusso, leader della Cgil e protagonista della manifestazione di piazza a Torino.

Le fa eco il segretario della Uil Carmelo Barbagallo, che interventuo da piazza dell’Esquilino a Roma dice: “Oggi fermiamo l’Italia per farla ripartire nella direzione giusta” .
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Quanto agli studenti, diverse scuole da Bologna e Pisa fino ad Acerra e Foggia hanno aderito e stanno esprimendo la loro contrarietà nei confronti delle misure dell’esecutivo Renzi davanti a enti regionali per il diritto allo studio, agenzie interinali, sedi Inps, Uffici Scolastici Regionali.

“Protestiamo contro le riforme neoliberiste e recessive del Governo Renzi e non accettiamo che vengano approvate in nostro nome”, ha spiegato Riccardo Laterza, portavoce nazionale della Rete della Conoscenza.

Lo sciopero dei trasporti si concluderà alle 16 e non alle 17 come precedentemente indicato. A Torino oggi conviene muoversi in bici o in auto: c’è stata infatti un’adesione del 100% con tutti i trasporti fermi, metropolitana compresa.

(DaC)