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Apple e quel mistero da $160 miliardi

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C’è un mistero nei dati pubblicati da Apple nel primo trimestre fiscale del 2014.

La liquidità a disposizione è aumentata ancora, di $12 miliardi a quota 158,8 miliardi di dollari. Di solito sale sempre nel primo trimestre di un esercizio, ma perché non scende mai?

Basandosi sui risultati precedenti del gruppo di Cupertino, l’investitore Carl Icahn – la cui società detiene circa 4,7 miliardi di titoli Apple – ha definito la casa madre di iPhone e iPad “l’azienda forse più sovracapitalizzata della storia societaria”.

Icahn ha lanciato più volte un appello per un maxi buyback ma nessuno lo ha ascoltato: il Ceo Tim Cook ha detto che la sua società sta già avviando un immenso programma di riacquisto di azioni proprie.

Durante l’earning call Cook ha detto che “l’ultimo anno abbiamo aumentato la portata del programma, che è salito a $100 miliardi e 60 miliardi di quella somma è concentrato nel buyback e stiamo facendo progressi da questo punto di vista”.

I progressi sono per la verità molto lenti. Nel primo trimestre Apple ha riacquistato solo $5 miliardi dei suoi titoli. Cupertino continua ad accumulare pile di cash in bilancio. Apple ha idee migliori su come investire i suoi soldi o nasconde qualcos’altro?

Forse il management non è così sicuro delle prospettive del gruppo e del successo dei nuovi prodotti, come l’iWatch e l’Apple Tv a 99 dollari dedicata ai videogiochi che ha come obiettivo quello di dare il colpo di grazia ai leader del mondo delle console Sony e Nintendo.