Economia

Anima: a settembre raccolta netta in territorio negativo

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

In territorio negativo la raccolta di risparmio gestito di Anima sgr. Escluse le deleghe assicurative del ramo I, il dato a settembre è stato negativo per 175 milioni di euro, per un totale da inizio anno positivo per 831 milioni di euro. A fine settembre le masse gestite complessivamente dal Gruppo Anima si sono attestate a circa 175 miliardi di euro. Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato di Anima Holding, ha commentato:

“Il nostro Gruppo chiude il secondo trimestre con un dato di raccolta sostanzialmente stabile, con il mese di settembre che ha inevitabilmente risentito dell’andamento fortemente negativo dei mercati”, ha commentato “nonostante il quadro di breve periodo resti di difficile lettura, si intravedono sia nel mondo obbligazionario che in quello azionario delle interessanti opportunità di recupero, soprattutto in una logica di accumulo graduale”.

Chi è Anima sgr

Il Gruppo Anima è l’operatore indipendente operante nell’industria del risparmio gestito, con un patrimonio complessivo in gestione di oltre 175 miliardi di euro (dato a fine settembre 2022). La società offre oggi una gamma di soluzioni di investimento tra le più ampie a disposizione sul mercato, per investitori istituzionali, retail e private. Il gruppo promuove e gestisce fondi comuni, aperti e chiusi, sicav, il fondo pensione aperto Arti & Mestieri e gestioni patrimoniali e istituzionali.

E’ di ieri la notizia che il governo starebbe cercando di aumentare la propria partecipazione in Anima attraverso Poste Italiane, controllata dallo Stato, secondo fonti riportate dall’agenzia di stampa Reuters. La mossa avrebbe come finalità quella di difendere la società da una potenziale offerta estera. L’esempio arriva dall’investimento di Amundi Asset Management Funds a maggio con una partecipazione del 5,1%, avvenuta un mese dopo che Credit Agricole era diventato il maggior azionista di Banco Bpm, suscitando preoccupazioni in Italia per potenziali piani di espansione del gruppo bancario francese. Secondo fonti riportate nell’articolo di Reuters, una potenziale offerta estera per Anima è stata discussa in un incontro tra i rappresentati della sgr e funzionari del Tesoro durante l’estate. Poste Italiane è il secondo azionista di Anima, con una partecipazione dell’11%, dopo Banco Bpm (20,6%).