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Anima, a gennaio raccolta di risparmio gestito a 34 milioni di euro

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Nel mese di gennaio 2023 Anima registra una raccolta netta di risparmio gestito (escluse le deleghe assicurative di Ramo I) positiva per 34 milioni di euro. A fine gennaio le masse gestite complessivamente dal Gruppo Anima si attestano a oltre 182 miliardi di euro. Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato di Anima Holding, ha commentato:

“Il 2023 si apre con un dato di raccolta contenuto, in linea con il trend dei mesi passati, influenzati più dalle fluttuazioni su base mensile legate al ciclo di vita di prodotti lanciati o a fine vita che dai rendimenti negativi delle principali asset class. Ad oggi, nonostante una partenza per le nostre gestioni positiva a gennaio del 2,8% (performance media ponderata dei fondi comuni), vediamo un atteggiamento ancora cauto da parte della clientela ma rimaniamo comunque soddisfatti di un andamento commerciale solido e con buone prospettive di crescita per l’anno in corso, soprattutto se assisteremo a una stabilizzazione dei mercati e in particolare delle aspettative legate al contesto dei tassi di interesse”.

Anima alza il velo sui conti

Ma non solo raccolta netta. Il Consiglio di Amministrazione di Anima ha anche diffuso i dati economico-finanziari per l’esercizio 2022. La raccolta netta del gruppo nel 2022 è stata positiva per 1,6 miliardi di euro (2,4 miliardi di euro comprendendo le deleghe assicurative di Ramo I); il totale delle masse gestite a fine dicembre 2022 è pari a oltre 177 miliardi di euro.

Per quanto riguarda le grandezze economiche, le commissioni nette di gestione sono state pari a 289,0 milioni di euro (-2% rispetto ai 295,9 milioni di euro del 2021). Le commissioni di incentivo sono state pari a 16,6 milioni di euro (in forte calo rispetto ai 141,4 milioni di euro del 2021). Considerando queste ultime e gli altri proventi, i ricavi totali sono pari a 343,0 milioni di euro (in calo del 28% rispetto ai 475,2 milioni di euro del 2021).

costi operativi ordinari sono stati pari a 87,7 milioni di euro, in aumento dell’1% rispetto agli 86,6 milioni di euro del 2021. Il rapporto fra costi e ricavi netti complessivi (escludendo da questi ultimi le commissioni di incentivo) si è attestato al 26,9%. L’utile ante imposte ha raggiunto i 185,0 milioni di euro (in calo del 41% rispetto ai 315,7 milioni di euro del 2021), mentre l’utile netto si è attestato a 120,8 milioni di euro (-49% sui 238,7 milioni di euro del 2021 che beneficiavano anche dell’effetto positivo per oltre 24 milioni di euro dell’affrancamento del goodwill), mentre l’utile netto normalizzato (che non tiene conto di costi o ricavi straordinari e/o non monetari fra i quali gli ammortamenti di intangibili a vita utile definita) è stato pari a 155,7 milioni di euro (-40% rispetto ai 258,0 milioni di euro del 2021).

Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,22 euro per ogni azione ordinaria di ANIMA Holding S.p.A., al lordo delle ritenute di legge; il dividendo sarà pagabile a partire dal 24 maggio 2023 (con stacco cedola il 22 maggio 2023 e record date 23 maggio 2023).

La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2022 risulta negativa per 60,9 milioni di euro (in calo rispetto ai +25,1 milioni di euro alla fine dell’esercizio 2021 e riflette, in particolare, 95 milioni di euro di dividendi pagati nell’esercizio, 95 milioni di euro per riacquisto azioni proprie nello stesso periodo nonché la riduzione dell’indebitamento bancario per 30 milioni di euro). La capogruppo Anima Holding ha registrato un utile netto pari a 263,7 milioni di euro (191,3 milioni di euro nel 2021). Convocata anche l’Assemblea dei soci per il 21 marzo 2023 dove verrà proposta ai Soci la cancellazione di azioni proprie in portafoglio pari al 5% del capitale sociale attuale. Melzi d’Eril ha concluso:

“Dopo un anno difficile per il risparmio gestito a causa dell’andamento fortemente negativo dei mercati finanziari, il Gruppo Anima registra risultati caratterizzati da grande resilienza che consentono anche per quest’anno di offrire agli azionisti un ritorno che si colloca nella fascia alta per il nostro settore in Europa. Questa solidità ci dà grande fiducia per il futuro; la nostra elevata disponibilità di cassa ci consentirà di proseguire nelle politiche di remunerazione per gli azionisti degli ultimi anni, e contemporaneamente di guardare a possibili operazioni di crescita esterna, sia su base opportunistica che in un contesto di aggregazioni fra gruppi bancari, certi di costituire un valore e di poter giocare un ruolo di facilitatore per una rapida ed efficace valorizzazione delle potenzialità del wealth management per tutti i soggetti coinvolti”.