Economia

Amazon, Apple & Co entreranno nei nostri conti correnti

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I big di internet entrano nei nostri conti correnti. Dal prossimo anno, Amazon, Apple, Facebook, Google e le altre piattaforme potranno avere accesso ai dati e ai movimenti dei conti e operare su autorizzazione del cliente direttamente su di essi.

La conferma arriva dal direttore generale di Bankitalia Salvatore Rossi nel corso della presentazione della CBI Globe (Global Opening Innovation Ecosystem), una piattaforma a livello europeo creata dal Consorzio CBI, think tank promosso da ABI, e Nexi, società che fornisce servizi per i pagamenti online. La piattaforma sarà in grado di far comunicare tre soggetti attivi nel mercato dei pagamenti digitali: le banche, i consumatori finali e le terze parti che forniscono servizi e prodotti finanziari attraverso le più avanzate tecnologie dell’informazione. Una risposta ai colossi del web.

Il tutto parte dal 13 gennaio scorso quando è entrata in vigore la direttiva comunitaria nota come PSD2 che ha ridisegnato lo scenario europeo dei pagamenti digitali. La direttiva europea obbligherà le banche, dal settembre del 2019, a fornire i dati a terze parti (accreditate) autorizzate dal cliente. Così i dati bancari dei clienti, sotto espressa autorizzazione, possono essere messi a disposizione di soggetti terzi che a loro volta potranno offrire al cliente servizi informativi personalizzati, autorizzare pagamenti richiesti dal consumatore o ancora accedere a tutte le informazioni sulla rendicontazione integrata di un cliente che possiede più conti presso istituti differenti. Le terze parti in questione sono Google Pay o Apple Pay, o Paypal o sistemi simili. “I grandi giganti del web», ha spiegato il direttore generale dell’ Abi, Giovanni Sabatini, “sono la grande sfida e su questa frontiera le banche italiane devono individuare una risposta”. Da qui il battesimo di Cbi Globe con cui lanciare la sfida ai big della rete anche fuori dal territorio italiano. “Il dinosauro inizia a muoversi” ha detto Salvatore Rossi.

“Grande opportunità l’introduzione di questa piattaforma per le banche italiane nel cogliere le sfide dell’evoluzione tecnologica. Quello dei pagamenti è un mondo enorme perché interessa tutti ormai e per questo deve evolversi, ma rimane sovrana la privacy del cliente (…) Questa iniziativa andrà a beneficio di tutti e la salutiamo con favore (…) I soggetti terzi devono essere a loro volta vigilati mentre al momento c’è una giungla, per questo serviva una piattaforma di dialogo. Ed è un nuovo mercato anche per le banche, mentre si garantirà la privacy dei clienti e si opererà in un quadro legislativo che vincola tutti”.