Economia

Amazon: 4500 nuovi posti di lavoro creati in Italia nel 2021

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Amazon è l’azienda privata che ha creato il maggior numero di posti di lavoro in Italia negli ultimi 10 anni. Il colosso di e-commerce fondato da Jeff Bezos, l’uomo più ricco del mondo, conta un totale di 14mila dipendenti e 4.500 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato creati nel 2021 nei propri 50 stabilimenti sparsi sul territorio nazionale.

La retribuzione iniziale dei dipendenti Amazon è di 1.680 euro al mese, l’8% in più rispetto alla retribuzione standard fissata dal Contratto nazionale per il settore dei trasporti e della logistica.

 “Il raddoppio dei posti di lavoro a tempo indeterminato in Italia negli ultimi due anni sottolinea il contributo alla ripresa economica del Paese attraverso il nostro Piano Italia”, ha dichiarato Mariangela Marseglia, VP Country Manager Amazon.it and Amazon.es.

“Il nostro sostegno alla crescita dell’economia italiana – ha aggiunto – si concretizza nel supporto alle comunità locali attraverso sia la creazione di posti di lavoro qualificati in ognuno dei nostri 50 siti sul territorio, sia negli investimenti per la digitalizzazione delle PMI. Le persone di talento che abbiamo assunto continueranno a sviluppare l’infrastruttura digitale e fisica che oggi supporta più di 18.000 piccole imprese italiane nel fornire prodotti e servizi a milioni di clienti in tutto il mondo”.

“Le PMI italiane che vendono su Amazon hanno creato più di 50.000 posti di lavoro come diretta conseguenza del loro rapporto con Amazon. Si e’ parlato molto di come l’e-commerce sia cresciuto durante i due anni della pandemia, ma anche questi numeri dimostrano che tale crescita ha generato nuovi posti di lavoro di qualità, circa 100.000 tra diretti e indiretti, e ha contribuito alla crescita dell’economia del Paese in linea con gli obiettivi strategici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In questo contesto, i protocolli firmati nel 2021 rappresentano un’ulteriore prova del nostro impegno per instaurare un dialogo costruttivo e responsabile nel Paese in termini di relazioni industriali”, ha concluso Marseglia.