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Alitalia punta al low cost e a fare ingresso nel gruppo AirFrance Klm

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Roma – ”Sono un emigrato di lusso da molti anni e mi piace l’idea di un’esperienza e una sfida tutte italiane”. Con uno stile internazionale e parole dirette, il direttore generale di Alitalia e futuro ad, Andrea Ragnetti si e’ rivolto a 300 dirigenti e quadri della compagnia.

Il debutto, affiancato dal presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, e’ avvenuto nel consueto meeting di inizio anno in cui si analizzano i risultati raggiunti e ci si focalizza sulle prospettive. “Voglio avere uno stile di gestione diretto – ha spiegato Ragnetti – perché sono sempre stato abituato così e credo che accorciare le distanze ed eliminare il rispetto ‘formale’ aiuti a lavorare meglio. La leadership, in sintesi, va guadagnata sul campo”.

E ha annunciato che avra’ ”molte occasioni per conoscervi sul campo, per venirvi a trovare dove lavorate”. Spiegando perché ha accettato l’incarico di ad, Ragnetti ha detto “perché mi piace il progetto, quello di un’azienda grande ben più dei suoi numeri, che porta con sé italianità, orgoglio, passione degli italiani”. E anche “perché vengo dopo Rocco Sabelli e so quanto di positivo troverò: un’azienda sana, trasparente, retta, orientata all’azione”.

Dopo parole di stima per l’ad uscente, ha aggiunto che ”Sabelli mi ha ‘lasciato l’ ufficio’, ha scelto di non esserci oggi e ha spinto perché accelerassimo questo incontro per farmi iniziare subito il confronto con voi senza filtri”. In azienda da quattro giorni, ”non voglio sbilanciarmi troppo presto su quello che intendo fare ma senz’altro voglio far crescere Alitalia, ‘con’ il miglior team possibile e non ‘attraverso’ il miglior team possibile, per il quale le parole chiave devono essere: entusiasmo, orientamento all’azione, velocità, meritocrazia”.

”Resteremo concentrati sui costi e sulla generazione di cassa – ha spiegato – ma vorrei poter rinvestire parte dei soldi che riusciamo a risparmiare o a trovare con fatica e creatività per ottenere la crescita che vogliamo. Dopo aver concentrato tutti gli sforzi, con successo, per ottenere il pareggio operativo, vorrei che puntassimo alla ‘performance relativa’: in sintesi, dobbiamo fare meglio degli altri”.

Ragnetti ha raccontato le proprie esperienze professionali in Procter & Gamble, in Benckiser, in Telecom dove ha incontrato Sabelli e in Philips. E pur riconoscendo di non avere ”nessuna esperienza di trasporto aereo” ha rilevato di avere ”oltre 5 milioni di miglia volate”. E ha concluso: “Siamo una squadra solida, che non si può permettere momenti di transizione, andiamoci a prendere quello che ci meritiamo”.

Aprendo l’incontro, Colaninno ha sottolineato che ”abbiamo un’azienda risanata” che dopo tre anni ”ora siamo noi un punto di riferimento per Air France-Klm”, ”siamo un’azienda normale che deve combattere sul mercato in condizioni sempre più difficili, che ha a disposizione mezzi finanziari per affrontare la competizione, azionisti coesi e convinti del progetto e delle possibilità di trasformare in utile il pareggio operativo appena raggiunto, un presidente – ha rilevato – che sarà presente accanto al nuovo amministratore delegato in tutte le occasioni in cui lui lo riterrà opportuno per lavorare insieme ai nuovi obiettivi”.