
Alitalia punta sul pareggio di bilancio e non chiuderà le porte in alcun modo al fondo Cerberus che si è detto interessato ad acquistare interamente la travagliata compagnia di bandiera italiana. L’importante è che il piano industriale sia solido. Lo ha dichiarato uno dei commissari straordinari del vettore, Stefano Paleari.
In un’intervista al Sole 24 Ore Paleari ha fatto sapere che Alitalia si appresta a chiudere il secondo trimestre in sostanziale pareggio. Alla domanda del quotidiano finanziario se vi siano preclusioni rispetto all’ingresso di fondi di private equity nel capitale, dopo che il Financial Times ha svelato l’interesse manifestato da Cerberus, il manager ha risposto: “Assolutamente no. Alitalia ha bisogno di un azionista stabile e con adeguate risorse da investire per lo sviluppo”.
Citando fondi a conoscenza del dossier, il quotidiano inglese della City aveva scritto che Cerberus Capital Management aveva avanzato una proposta per l’acquisto della totalità di Alitalia, in un’operazione che dovrà essere accompagnata da una profonda ristrutturazione. Il fondo si è detto pronto a mettere sul tavolo una somma compresa tra i 100 e i 400 milioni di euro. La proposta è stata fatta al termine della scadenza per la presentazione delle offerte, il 16 ottobre, perché Cerberus ha giudicato “troppo restrittive” le condizioni dell’asta.
I commissari straordinari di Alitalia hanno confermato di aver incontrato i rappresentanti del potente fondo di private equity americano, dichiarando di non essere affatto contrari all’acquisto della compagnia aerea da parte di un fondo speculativo. L’importante è che ci sia una “visione a lungo termine” per risanare il gruppo, che accumula perdite su perdite da anni, con un’offerta adeguata al valore che può creare Alitalia.
Alitalia, con 11.500 stipendiati, paga anni di mala gestione e la concorrenza spietata delle compagnie low cost. Dopo il fallimento di un piano di ristrutturazione e 1.700 tagli al personale e riduzione dei costi, bocciato dai dipendenti, su richiesta dei suoi azionisti, il 2 maggio Alitalia è passata all’amministrazione straordinaria.
Il 16 ottobre sono state depositate sette offerte differenti, due delle quali dalla società tedesca Lufthansa e dalla compagnia low cost britannico Easyjet. Al contrario di Cerberus, entrambi i gruppi sono interessati a rilevare solo una parte di Alitalia, tuttavia. “Con Cerberus ci siamo incontrati e i rappresentanti del fondo hanno avuto accesso alla dataroom” (ossia alle informazioni sulla compagnia aerea italiana), ha spiegato Paleari, aggiungendo che Alitalia è lusingata da tutte le manifestazioni di interesse ricevute. Sulla cessione della compagnia si deciderà tutto prima della fine di aprile 2018.