Economia

Alitalia: l’offerta non c’è e si prospetta nuova proroga

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Oggi, 21 novembre la scadenza del termine per la presentazione di un’offerta finale per l’acquisto di Alitalia e si prospetta un’altra, ennesima, mini proroga.

Ferrovie dello Stato conferma il suo impegno per il salvataggio dell’ex compagnia di bandiera,  malgrado il dietrofront di Atlantia  e di Lufhtansa e ora la palla è rimessa ai tre commissari Mario Laghi, Daniele Discepolo e Stefano Paleari e indirettamente, al ministro interessato, Stefano Patuanelli.

L’ipotesi più accreditata è che i commissari di Alitalia, consultato il Mise, decidano una mini-proroga di un paio di settimane. Nei giorni scorsi si è verificato l’ennesimo colpo di scena. La tedesca Lufthansa non si è resa disponibile a partecipare al capitale della nuova Alitalia “nell’immediato”, ma solo quando il processo di ristrutturazione, discusso insieme agli eventuali partner, Atlantia e Ferrovie, non sarà completato. Atlantia – rende noto Ferrovie – ha dichiarato che “allo stato attuale non si sono ancora realizzate le condizioni necessarie per l’adesione al progetto, ferma la disponibilità a proseguire il confronto per l’individuazione del partner industriale”. Dal canto suo Fs conferma la disponibilità a proseguire il confronto per l’individuazione del partner industriale” si legge in una nota del gruppo.

Il cda di Fs – spiega la nota – confermando l’impegno e la disponibilità dell’azienda a proseguire le negoziazioni per il costituendo consorzio, per cui ad oggi non sono ancora maturate le condizioni necessarie, attende le valutazioni dei commissari straordinari in merito alle iniziative da intraprendere.

La palla è nelle mani dei commissari. C’è l’ipotesi di proroga, e sarebbe l’ottava anche se per il ministro Stefano Patuanelli il closing resta marzo 2020.

Abbiamo un provvedimento che presenta all’interno una ulteriore parte di prestito di 400 milioni che ci ha dato modo di fare un ragionamento sui tempi di conclusione del procedimento con un closing entro marzo, quello è il momento da mantenere fisso. La scadenza di marzo per chiudere l’operazione “è ferma”.