Sono state considerate irricevibili le richieste dell’Unione europea per il decollo della newco Alitalia secondo il direttore generali della compagnia di bandiera Giancarlo Zeni.
Bruxelles nel dettaglio, che in nome della discontinuità, vuole che alla newco Ita restino in dote meno di 50 aerei e molti meno dipendenti rispetto al numero attuale, mentre handling, manutenzione e MilleMiglia verrebbero venduti al miglior offerente.
Alitalia: per il Mise occorre una nuova strategia
Così il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti con un breve comunicato annuncia l’arrivo di una nuova strategia:
È stata valutata la situazione di Alitalia alla luce dello stallo delle negoziazioni con la Commissione Europea per il decollo della Newco Ita. Si ritiene dunque necessaria una nuova strategia di azione da concertarsi con Mef e Mims per permettere la continuità operativa della compagnia aziendale”.
Così una nota del Mise al termine dell’incontro tra il ministro Giancarlo Giorgetti e i commissari straordinari di Alitalia. Poco tempo fa lo stesso titolare del dicastero dello Sviluppo economico aveva sottolineato come il ” piano industriale approvato dal Cda Ita ha subito e sta subendo un processo di revisione profonda alla luce delle negoziazioni in corso, in particolare con la commissaria Vestager”.
“Le caratteristiche del Piano industriale si devono basare su discontinuità, sostenibilità economica, orientamento mercato. Tutto ciò significa che per volare Ita non può essere troppo pesante, se è troppo pesante non vola (…) l’obiettivo è la partenza della newco entro giugno-luglio” e che “lo Stato farà la sua parte ma la compagnia deve poi essere in grado di sostenersi da sola”.
Anche i sindacati non ci stanno e affermano, tramite le dichiarazioni di Salvatore Pellecchia, segretario generale della Fit-Cisl, che le “lungaggini decisionali di Bruxelles” rischiano di “affossare il progetto, con danni ingenti per il nostro Paese. Nel frattempo, il sottosegretario Claudio Durigon, al termine dell’incontro con i rappresentanti dei lavoratori, ha assicurato:
“Cercheremo insieme agli altri ministeri dei tavoli di confronto per far partire al più presto il piano di Ita. Stiamo combattendo con la Vestager per far capire l’importanza di avere una nostra compagnia”.
Nel frattempo al momento pare rientrato il problema del pagamento degli stipendi. Il Tesoro ha dato il via libera al versamento ai commissari dei 24,7 milioni di sostegni pubblici autorizzati la settimana scorsa dalla commissaria Margrethe Vestager e gli accrediti ai lavoratori dovrebbero arrivare “nei prossimi giorni”.