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Aids, vaccino pediatrico anti HIV sperimentato a Roma: primo test efficace al mondo

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NEW YORK (WSI) – Il primo vaccino terapeutico pediatrico al mondo contro l’Hiv è stato sperimentato con successo all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Lo studio, durato due anni e condotto su due gruppi di 10 bambini infetti da Human Immunodeficiency Virus, è stato pubblicato sulla rivista scientifica open source “Plos One”, una scelta legata alla possibilità per ricercatori di ogni Paese di accedere immediatamente e gratuitamente ai risultati della ricerca per proseguirne la strada.

La sperimentazione del Bambino Gesù, condotta secondo modalità non-profit (senza contributi di case farmaceutiche) dal dottor Paolo Palma, dell’equipe del professor Paolo Rossi in collaborazione con la cattedra di Pediatria dell’Università di Roma “Tor Vergata”, ha riguardato bambini nati infetti per via materna, un tipo di trasmissione della malattia che interessa il 95% dei nuovi casi pediatrici ogni anno.

La somministrazione del vaccino, abbinata in uno dei due gruppi alla terapia antiretrovirale classica, ha determinato il significativo aumento di risposte immunologiche potenzialmente in grado di determinare il controllo della replicazione del virus dell’Hiv.

Un risultato che rende il trial dell’Ospedale Bambino Gesù lo studio pilota (“proof of concept”) per sperimentazioni future. Il successo di questo vaccino potrebbe ridurre il rischio dei fallimenti terapeutici legati alla ridotta aderenza nel tempo alle cure antiretrovirali e diminuire sensibilmente i costi per i sistemi sanitari nazionali, che spesso costituiscono un impedimento all’accesso alle cure, specie nei Paesi più poveri.

La vaccinazione terapeutica rappresenta una strategia innovativa mirata a “educare” il sistema immunitario di una persona infetta a reagire contro il virus che lo ha infettato. Si parla in questi casi di vaccini “terapeutici” in quanto servono a curare persone già infette, mentre quelli “profilattici” hanno una funzione preventiva (si prendono da sani per evitare i contagi). Non esiste purtroppo al momento un vaccino profilattico contro l’Hiv.

Il vaccino sperimentato è stato realizzato dal Karolinska Instituet di Stoccolma, nel gruppo della professoressa Britta Wahren (Svezia), secondo le specifiche dei ricercatori del Bambino Gesù. Nel soggetto infetto, in questo caso un bambino, viene somministrato il Dna di una specifica proteina del virus dell’Hiv. Queste informazioni genetiche introdotte nelle cellule del paziente stimolano la risposta immunologica dell’organismo. La cellula umana che riceve il Dna dell’Hiv inizia a sintetizzarla, migliorando la risposta immunitaria verso il virus. Il vaccino ha ricevuto il via libera dall’Agenzia Italiana del Farmaco e dal Comitato Etico dell’Ospedale.

Lo studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è stato effettuato su 20 bambini con infezione verticale da Hiv. I 10 di loro cui è stato somministrato il vaccino hanno sviluppato un significativo aumento della reattività al virus dell’Hiv a differenza del gruppo che non lo ha ricevuto. La creazione del primo vaccino terapeutico pediatrico efficace contro l’Hiv è un passo fondamentale per cercare di ridurre l’uso delle terapie antiretriovirali. Consistono nella combinazione di diversi farmaci che bloccano la replicazione del virus permettendo l’immunoricostruzione dell’organismo affetto da Hiv. Si tratta di terapie molto efficaci nel tenere sotto controllo il virus, ma gravate di tossicità nel lungo termine.

Un bambino che nasce infetto inizierà le cure già nel primo anno e – ad oggi – dovrà proseguirle per tutta la vita, senza interruzioni. Proprio la continuità richiesta nell’assunzione dei farmaci è un ostacolo molto grande quando il paziente si avvicina all’età dell’adolescenza. Un’età in cui capita spesso di non seguire correttamente il percorso di cura, con tutte le conseguenze del caso.
(TMNews)