Economia

Agenzia delle Entrate, in arrivo una pioggia di lettere ai contribuenti

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Con il nuovo anno l’Agenzia delle Entrate affila le sue armi nella lotta all’evasione e per promuovere i versamenti spontanei e il ravvedimento dei contribuenti farà partire ben 2,6 milioni di lettere ai contribuenti. Di cosa si tratta? Sono lettere di allerta compilate in base a delle anomalie ravvisate all’interno dei dati disponibili nell’anagrafe tributaria.

In arrivo oltre 2 milioni di lettere dall’Agenzia delle Entrate

Con queste lettere, il fisco batte casa e chiede al contribuente di versare in maniera spontanea la sua parte di tasse. Ma il programma è già stato tracciato e nel 2024 e 2025 sono state programmate altre 3 milioni di lettere da inviare. Un numero crescente visto che nel 2022 sono state inviate 1,3 milioni di lettere, alle quali i contribuenti hanno risposto con un versamento di 1,9 miliardi di euro in maniera del tutto spontanea.

A svolgere successivamente i controlli la Guardia di Finanza che accenderà un faro su chi non si è attivato né per segnalare al fisco elementi, fatti e circostanze non conosciuti né mettendo in atto un ravvedimento di precedenti omissioni o errori.

L’Agenzia delle Entrate ha raggiunto gli obiettivi previsti dal Pnrr, chiudendo con un incremento rispetto a quanto preventivato. Come riporta “Il Sole 24 Ore”, “già a fine ottobre erano arrivati grazie alla “sollecitazione” delle lettere quasi 3 miliardi di euro di versamenti a fronte dei 2,45 fissati come traguardo al 31 dicembre”.

Un ruolo centrale è ricoperto dalle lettere sulle comunicazioni delle liquidazioni periodiche Iva (Lipe). Nell’anno appena trascorso ne sono state inviate 1,3 milioni, a cui hanno corrisposto 1,9 miliardi di versamenti spontanei da parte dei destinatari.

Tregua fiscale: i primi dati del Mef

Intanto arrivano i primi risultati della tregua fiscale del governo dalle parole del viceministro dell’economia Leo:

“In soli 5 giorni, sono arrivate65 mila richieste di definizione agevolata delle cartelle. Questo è un dato sicuramente incoraggiante. E io penso che la tregua fiscale così come la abbiamo concepita debba rappresentare un ponte verso la riforma, verso un fisco più equo e più a misura d’uomo”.

La “tregua fiscale” è contenuta nella legge di bilancio 2023 e prevede una regolarizzazione delle irregolarità formali, ravvedimento speciale per le violazioni tributarie, adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento, chiusura delle liti tributarie e regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate dovute a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo o mediazione e conciliazione giudiziale.