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Affitti: canoni risalgono ai livelli pre-crisi di dieci anni fa. Milano la più cara

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Mentre i prezzi di acquisto delle case scendono ancora, i canoni di locazione proseguono, per il quarto anno consecutivo, la risalita (+3,1%) arrivando a toccare i livelli pre-crisi di 10 anni fa. Così rivela il decimo Rapporto sul mercato immobiliare delle locazioni in Italia 2018 realizzato da SoloAffitti in collaborazione con Nomisma, secondo cui i prezzi medi mensili dei canoni di locazione sono inferiori del solo 5,8% rispetto ai valori del 2009 (641 euro).

Sul mercato immobiliare si registrano segnali di ripresa, dice il rapporto, con le compravendite che tornano a salire e spinge il mercato delle locazioni, che continuano a crescere e a diventare una solida alternativa. Una scelta oramai non solo per trasfertisti, single e studenti, ma anche per coppie e residenti che trovano nell’andare in affitto una più conveniente scelta economica, con l’ulteriore vantaggio di agevolare la mobilità sociale.

Guardando alle singole città, gli incrementi maggiori dei canoni di locazione si registrano a Bologna (+9,8%), Bari (+6,9%) e Palermo (+6,8%), seguite a stretto giro da Milano (+6,3%) e Genova (+5,9%). In decisa controtendenza Roma (-4,5%), dove la revisione degli accordi territoriali da un lato ha favorito l’incremento del numero dei contratti a “canone concordato” e dall’altro ha ridimensionato i prezzi a fronte di consistenti agevolazioni fiscali per i proprietari. In calo anche Cagliari (-4,2%) e Napoli (-3,2%).

Milano, con una media di 1.234 euro al mese per le case arredate, si conferma il capoluogo più caro d’Italia per andare in affitto contro gli 884 euro di Roma. Catanzaro (368 euro), Perugia (409 euro) e Potenza (426 euro) sono i capoluoghi con gli affitti più a buon mercato.

 

“Nel giro di un paio d’anni – afferma Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti – i canoni d’affitto potrebbero anche superare i livelli del 2009 quando è cominciata la crisi. L’incremento della domanda è favorito da una società sempre ‘più liquida’. Aumentano le giovani coppie conviventi, così come divorzi e separazioni. La mobilità lavorativa contraddistingue sempre di più il nostro Paese, con trasferte di medio-lungo periodo verso le principali città. Gli stranieri cercano soprattutto soluzioni in affitto, rinviando al futuro l’eventuale acquisto dell’immobile. Parallelamente – prosegue Spronelli – la ripresa delle compravendite e lo spostamento di parte dell’offerta di abitazioni sul mercato dell’affitto breve stanno determinando una riduzione della disponibilità di immobili destinati alla locazione residenziale, spingendo verso l’alto i canoni di affitto”.