Il coronavirus non spaventa Warren Buffett. L’oracolo di Ohama, guru di Wall Street, a capo della Berkshire Hathaway ha definito l’epidemia da Covid-19 sì spaventosa ma non è il momento di vendere azioni.
In sostanza scrive Buffett nella consueta lettera annuale agli investitori, l’epidemia non cambia le prospettive a lungo termine. L’oracolo di Ohama si è detto “abbastanza certo che le azioni nel corso del tempo faranno meglio rispetto ai titoli di debito di lungo termine a tasso fisso”.
Le azioni, quindi, restano “di gran lunga la miglior scelta di lungo termine per un investitore che non utilizza denaro preso a prestito e che riesce a controllare le sue emozioni”.
Pochi giorni fa in un’intervista all’emittente Cnbc, Buffett ha riconosciuto che con il coronavirus sì siamo di fronte a un’emergenza, ma gli investitori non dovrebbero essere influenzati rispetto a quello che fanno con le azioni.
Un domani qualsiasi cosa può succedere ai prezzi delle azioni. Occasionalmente, ci saranno dei crolli sul mercato, magari anche del 50% o peggio. Ma le azioni restano di gran lunga la miglior scelta di lungo termine per un singolo investitore che non utilizza denaro preso in prestito e che riesce a controllare le sue emozioni.
Tra le aziende più colpite dal coronavirus c’è, secondo quanto affermato dallo stesso Buffett, Apple. Pochi giorni fa il colosso di Cupertino ha diramato un allarme sui conti proprio in scia al coronavirus cinese ma sempre nei giorni scorsi, è emerso che nell’ultimo trimestre Buffett ha ceduto oltre 800 milioni di dollari di azioni Apple, probabilmente con l’obiettivo di fare cassa dopo il rally di circa il 90% messo a segno nell’ultimo anno dalle azioni Apple. Un chiaro segnale che la stoffa per gli affari Buffett non l’ha certamente persa.