(Teleborsa) – Il mais e la soia hanno raggiunto la quotazione massima da due anni superando rispettivamente il valore di 5,9 dollari per bushel (16 centesimi al chilo) e di 12,7 dollari per bushel (33 centesimi al chilo) al Chicago Board of Trade, dove l’aumento ha riguardato tutte le materie prime agricole a partire dal frumento che ha superato i 7,1 dollari per bushel (19 centesimi al chilo). E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare gli effetti sui costi di produzione della carne poiché soia e mais sono due componenti fondamentali della dieta alimentare degli allevamenti che si trovano in una situazione di difficoltà. L’andamento delle quotazioni dei prodotti agricoli – sottolinea la Coldiretti – è sempre più fortemente condizionato dai movimenti di capitale che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi come l’oro fino alle materie prime come grano, mais e soia. Manovre finanziarie sul cibo che stanno “giocando” senza regole sui prezzi delle materie prime agricole dove hanno provocato una grande volatilità impedendo la programmazione e mettendo a rischio le coltivazioni e l’allevamento in molti Paesi. Garantire la stabilità dei prezzi in un mercato a domanda rigida come quello alimentare è un obiettivo di interesse pubblico che – conclude la Coldiretti – va sostenuto con l’introduzione di interventi di mercato innovativi come le assicurazioni sul reddito nell’ambito della riforma di mercato della politica agricola comune.
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