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WTO: BATTAGLIA, LACRIMOGENI E CARICHE DI POLIZIA

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Lacrimogeni, proiettili di gomma,
manifestanti che si cementano
braccia e piedi per non farsi portar
via, polizia che carica: la giornata
d’apertura della Conferenza
ministeriale della Wto a Seattle e’ stata segnata da
manifestazioni di protesta che accompagnano il vertice sul
commercio mondiale.

La polizia ha iniziato sparare i lacrimogeni e le
pallottole di gomma dopo aver fallito nel tentativo di convincere i
protestanti – appartenenti a gruppi ecologisti e per la difesa dei
diritti umani e dei lavoratori – a sgomberare la zona di Union Square,
presso il centro congressi di Seattle dove si svolge la riunione. I
manifestanti hanno raccolto i candelotti e li hanno rilanciati contro la
polizia. Nelle vicinanze, altri dimostranti bloccavano le vie d’accesso al
Convention center. Motivo che accomuna tutti: la protesta contro la
Wto, che favorisce solo le multinazionali che si arricchiscono a spese
dei lavoratori, dell’ambiente e delle comunita’. Migliaia di persone
hanno marciato oggi sotto la pioggia per le strade di Seattle.
”Dobbiamo dare un volto umano alla Wto, i diritti umani e i diritti dei
lavoratori devono essere discussi insieme al commercio”, ha detto tra
gli applausi della folla radunata alla stadio James Hoffa, presidente del
sindacato camionisti americano. Circa 200 pullman hanno portato
militanti sindacali a Seattle sin dalle prime ore di stamane.

Lungo tutta la costa occidentale degli Usa, hanno scioperato i
lavoratori portuali, in segno di solidarieta’ con le proteste anti-Wto. La
polizia ha dovuto sgomberare a forza manifestanti che si erano
cementati piedi e braccia, mentre altri si incatenavano al centro degli
incroci stradali dove dovevano passare i rappresentanti delle
organizzazioni non governative e dei governi di 135 paesi. A un
incrocio, manifestanti ecologisti travestiti da tartarughe marine ha
avvolto la piazza con il nastro giallo usato dalla polizia per isolare i
luoghi di delitti, ma con la scritta ”crimine invisibile”. La polizia ha detto
di essere intervenuta perche’ ”alcuni delegati erano stati aggrediti”. Un
diplomatico colombiano ha detto che la sua delegazione e’ stata
aggredita ”da gente con il volto coperto”.