Società

Ungheria di Orban deride Renzi: “è nervoso, deficit sale e migranti in massa”

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Escalation delle tensioni tra l’Italia e l’Ungheria sul problema della gestione dell’immigrazione nell’Unione europea. Ora il premier ungherese Viktor Orban deride anche Matteo Renzi, facendo notare come probabilmente sia nervoso, in vista dell’appuntamento con il referendum costituzionale.

“La politica interna italiana è un terreno difficile. L’Italia ha difficoltà di bilancio con un deficit che aumenta, mentre stanno arrivando in massa i migranti, con spese ingenti. Renzi ha tutte le ragioni di essere nervoso”.

Non sfugge il sarcasmo delle dichiarazioni, a cui il premier risponde a tono:

Così l’agenzia MTI ha riportato le parole che Orban ha proferito in un intervento alla radio:

“Orban ha sottolineato che l’Ungheria, finora, ha speso 150 miliardi” di fiorini (quasi 500 milioni di euro) “per la difesa dei confini con la costruzione della barriera e i pattugliamenti permanenti” e dunque, secondo il premier ungherese, “proprio per questo non tolleriamo che l’Ungheria sia considerata un paese non solidale. E’ un opinione unfair, non giusta. L’Ungheria, per l’appunto, è solidale con gli altri perchè, spendendo molto per la difesa dei confini, sta difendendo la sicurezza anche dei paesi oltre i nostri confini”.

Non si è fatta attendere la risposta di Renzi, in un intervento a Radio Radicale:

“Il presidente Orban ha una visione dell’Italia non puntuale. In altri termini non è vero che il deficit aumenta, non è vero che l’Italia è in difficoltà o che c’è nervosismo”. E di nuovo viene sfoderata l’arma del ricatto:

“L’Italia ogni anno dà 20 miliardi all’Europa e ne recupera 12. Oggi c’è una bella novità: il presidente del Consiglio italiano, poiché comincia la discussione sul bilancio, metterà il veto su qualsiasi bilancio che non contempli gli stessi oneri e gli stessi onori”. E ancora: “deve essere chiaro che l’Italia non è più salvadanaio da cui andare a prendere soldi. Il tempo in cui l’Italia faceva il salvadanaio è finito”.