Conclusa la quarta emissione del BTP Valore, il titolo di stato destinato alla clientela retail che, nelle precedenti edizioni, ha riscosso grande successo tra i piccoli investitori.
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I Buoni del Tesoro Poliennali, abbreviati in BTP, sono dei titoli di credito a medio-lungo termine emessi dal Tesoro dello Stato italiano con scadenza superiore all’anno solare. La loro durata può essere di 3, 5, 7, 10, 15 o 30 anni.
L’investitore è beneficiario di un flusso cedolare costante, in genere con cadenza semestrale. Inoltre, allo scadere del buono, riceve una somma di denaro pari al valore nominale dei titoli posseduti.
Il tasso di interesse è fissato al momento dell’emissione, perciò la quota delle cedole rimane inalterata e stazionaria per tutta la vita del titolo. L’emissione dei BTP avviene tramite aste marginali -ovvero senza fissazione del prezzo iniziale- indette, generalmente, una volta al mese.
La sottoscrizione base di un titolo BTP parte da un valore nominale minimo di 1.000 euro e si sviluppa secondo suoi multipli.
I Buoni Poliennali si prestano in maniera particolare agli investitori desiderosi di ricevere un flusso costante di pagamenti nell’arco di un lasso di tempo ben cadenzato: sono detti per questo loro connotato “titoli a reddito fisso“. Oltre a consentire flussi regolari, sono anche molto apprezzati per la loro liquiditĂ che li rende immediatamente spendibili.
Il rischio nell’acquisto di un titolo BTP è quello legato all’instabilitĂ del prezzo nel caso in cui lo si venda anticipatamente rispetto alla scadenza prestabilita: la volatilità è direttamente proporzionale al lasso di tempo residuo del buono. L’innalzamento dei tassi di mercato, considerando la natura fissa delle cedole, influirebbe inevitabilmente a ribasso sul prezzo del titolo; viceversa l’innalzamento dei tassi ne comporterebbe un aumento.
Fine della sbornia da BTP Valore? In due giorni raccolti 6,56 miliardi, un valore analogo a quanto collocato nel precedente collocamento di febbraio nella sola prima giornata (6,4 miliardi).
La nuova emissione del Btp Valore prevede cedole trimestrali calcolate sulla base di tassi prefissati crescenti nel tempo.
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Da lunedì 6 a venerdì 10 maggio fino alle ore 13 il collocamento del titolo di Stato dedicato ai piccoli risparmiatori.
Da lunedì 6 maggio a venerdì 10 maggio avrà luogo il collocamento della quarta emissione del BTP Valore. Nonostante il contesto macroeconomico di tassi elevati porti a guardare con maggiore fiducia alle prospettive di rendimento dei titoli di Stato non bisogna dimenticare che esistono comunque dei rischi associati a questo tipo di strumenti.
Lo rileva la Banca d’Italia nel rapporto sulla StabilitĂ finanziaria sottolineando che “nella seconda metĂ del 2023 la quota dei titoli di Stato detenuta dalle famiglie italiane è fortemente aumentata a seguito della crescita dei rendimenti”.
Per chi non ha ancora avuto modo di sottoscriverlo, si apre dunque una nuova finestra tra il 6 e il 10 maggio (fino alle ore 13), salvo chiusura anticipata. Tutto quello che c’è da sapere
I sottoscrittori, come sempre, potranno cedere interamente o in parte il titolo prima della sua scadenza, senza vincoli e alle condizioni di mercato.
Cosa sono i BTP? Come funzionano? Come si acquistano? Quali vantaggi e svantaggi presentano? Tutto quello che c’è da sapere sui titoli di Stato.
I grandi fondi internazionali ritornano a guardare con interesse ai nostri titoli di Stato. Il ministero dell’Economia ha reso noto ieri sera i dettagli dell’ultima emissione del nuovo BTP€i a 10 anni indicizzato all’inflazione, con scadenza 15 maggio 2036 e cedola reale dell’1,80%. Complessivamente sono stati collocati nei giorni scorsi titoli per un controvalore di