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Ribaltata strategia speculatori nelle ultime settimane

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Sembra che le prospettive degli speculatori sui mercati globali siano notevolmente cambiate nelle ultime settimane, almeno a giudicare dai dati sulle posizioni nette su una serie di investimenti chiave. In primo luogo, è cambiata l’aspettativa sul titolo di riparo per eccellenza, il T-Bond americano a dieci anni: secondo i dati del Commodity Futures Trading Commission diffusi il 12 maggio le posizioni speculative nette sono risultate rialziste in una misura che non si vedeva da inizio 2008, con 229.119 contratti bullish in eccedenza rispetto a quello bearish il 9 maggio.
Contestualmente sono cresciute le posizioni corte sul Vix Index (il cosiddetto indice della paura, che “reagisce” alla volatilità del mercato), che prefigurano una volatilità in calo. In seguito alla vittoria di Emmanuel Macron in Francia, la volatilità è scesa ai minimi livelli degli ultimi vent’anni; l’ultimo dato, a 9,77 punti, era stato superato “in basso” solo in tre precedenti occasioni nella storia.

Sul fronte delle valute ZeroHedge segnala il recupero delle posizioni lunghe sul cambio euro dollaro, a favore del rialzo del primo sul secondo, ai massimi livelli dal maggio 2014. La riduzione delle aspettative per un rialzo dei tassi Fed ha anche ridotto le scommesse rialziste sul dollaro, riportandole ai minimi dal settembre 2016 (per quanto si resti in territorio bullish). Per quanto riguarda le speculazioni su movimenti della sterlina, le scommesse al ribasso della moneta britannica sono tornate ai minimi da giugno 2016, prima dell’evento della Brexit; si resta comunque in territorio ribassista.