Economia

Petrolio: Iraq sta già tradendo impegni Opec

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

VIENNA (WSI) – Appena una settimana dopo la decisione di tagliare la produzione di petrolio insieme ai membri dell’Opec, l’Iraq starebbe già tradendo l’accordo e invece di tagliare le esportazioni di greggio, logica conseguenza del taglio della produzione, ha in progetto di incrementare le vendite nel mese di gennaio.

Secondo un progetto datato 8 dicembre e visto in anteprima dal Wall Street Journal, la SOMO, la compagnia petrolifera di stato irachena avrebbe adottato un pianto per incrementare le spedizioni di petrolio da Bassora a 3,53 milioni di barili al giorno nel mese di gennaio. Un aumento del 7 per cento rispetto ai volumi registrati ad ottobre, una cosa non da poco che porterà Bassora a garantirsi circa l’85% delle vendite per le esportazioni di greggio iracheno.

Tuttavia la produzione e le esportazioni non necessariamente salgono e scendono contestualmente, a causa dello stoccaggio e del consumo interno tanto che il consumo di petrolio in Iraq è il 15% della produzione totale, un dato relativamente stabile. Inoltre la capacità massima di stoccaggio del paese è poco più di 10 milioni di barili. In base ai documenti visti dal WSJ, le vendite previste dall’Iraq alle raffinerie indiane e cinesi nel mese di gennaio sarebbero di 390mila barili al giorno, un dato superiore alle consegne di dicembre.

A differenza dell’Iraq, altri produttori del Medio Oriente stanno adeguando le loro esportazioni del mese di gennaio in linea con i tagli decisi. Come l’ADNOC, l’Abu Dhabi National Oil Company che avrebbe ridotto le forniture di petrolio il mese prossimo in linea con la decisione dell’Opec presa il 30 novembre scorso. Tuttavia all’indomani della sigla dell’accordo molti analisti e investitori si sono domandati se i produttori sarebbero stati onesti e disposti a rispettare i loro impegni invece di barare. Ebbene il caso dell’Iraq dimostra proprio questo.

 

Fonte: Bussiness Insider