Economia

Pensione anticipata a 64 anni: l’INPS allarga le maglie

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NEW YORK (WSI0 – In attesa di scoprire le novità previdenziali, contenute nella Legge di Bilancio in fase di approvazione, l‘Inps ha allargato le maglie per la pensione anticipata a 64 anni  con un dietro front rispetto alla interpretazione restrittiva di una norma contenuta nella Riforma delle Pensioni dell’allora ministro del Lavoro Elsa Fornero nel 2011.

Secondo le nuove indicazioni, i nati fino al 1952 potranno andare in pensione una volta compiuti i 64 anni e sette mesi, anche se non erano occupati al 28 dicembre 2011, erano lavoratori autonomi o lavoravano presso la P.A. Lo ha precisato qualche giorno fa l’Inps in una circolare ricordando che sono comunque necessari per le donne 60 anni di etae 20 anni di contributi raggiunti a fine 2012 e versati come dipendenti del settore privato.

Per gli uomini si richiede che sia stata raggiunta a fine 2012 quota 96 tra eta’ e
contributi con almeno 60 anni di eta’.

L’Inps ha precisato inoltre che possono quindi andare in pensione nel 2016 i lavoratori con almeno 64 anni e sette mesi che il 28 dicembre 2011 erano alle dipendenze di un datore di lavoro privato ma anche coloro che non risultavano dipendenti a quella data, purché, entro il 31-12-2012, abbiano maturato il requisito contributivo minimo richiesto con la sola contribuzione da lavoro dipendente nel settore privato escludendo, sia per il conseguimento della pensione anticipata per gli uomini che per il conseguimento della pensione di vecchiaia  per le donne, i periodi di versamenti volontari, i periodi figurativi accreditati per servizio militare, maternità fuori dal rapporto di lavoro, disoccupazione indennizzata, mobilità, nonché i periodi riscattati non correlati ad attività lavorativa come ad esempio i riscatti per periodi di conseguimento titoli di studio o per maternità facoltativa fuori rapporto di lavoro.

In pratica, vale ai fini del requisito contributivo solo la contribuzione accreditata come dipendenti del settore privato.