Cina fa tornare lo yuan ai minimi da cinque anni

La banca centrale della Cina ha deciso di lasciare che lo yuan raggiungesse il livello più basso sul dollaro degli ultimi cinque anni, svalutando il fix della moneta nazionale a 6.5693. Si potrebbe trattare di una mossa volta ad attenuare, giocando d’anticipo, il deprezzamento atteso in caso di un rialzo dei tassi della Federal Reserve americana. E’ l’opinione di Christy Tan, responsabile della strategia di mercato presso la National Australia Bank a Hong Kong:
“Potrebbe essere che le autorità vogliano alleviare un po’ della pressione verso il deprezzamento prima che la decisione sui tassi della Fed venga presa a giugno. Se ci saranno segni di panico sugli acquisti di dollari, la Pboc interverrà”.
Secondo quanto scrive il Wall Street Journal le autorità di Pechino hanno perso la spinta che avrebbe portato a una progressiva liberalizzazione del mercato delle valute, secondo le fonti del quotidiano finanziario, anche se l’annuncio non è avvenuto in via ufficiale, Pechino “è tornata essenzialmente alla vecchia maniera per quanto riguarda l’aggiustamento del valore dello yuan, basato su quello che meglio si adatta” alla Cina.