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Wall Street mista, petrolio sopra $50

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NEW YORK (WSI) – Chiusura vicino ai record per Wall Street. Dopo avere conquistato per la prima volta dallo scorso aprile quota 18.000, il Dow Jones si e’ riportato sotto quella soglia psicologica; l’S&P 500 invece viaggia sui livelli dello scorso luglio mettendo a segno un nuovo massimo dell’anno in corso.

Il Dow Jones sale dello 0,10%, a quota 17.938. L’S&P 500 aggiunge lo 0,13%, a quota 2.117 punti. Il Nasdaq perde invece lo 0,14%, a quota 4.961 punti.

Il tutto avviene nel giorno in cui il petrolio al Nymex ha chiuso sopra i 50 dollari al barile per la prima volta dal luglio 2015. Il mercato sembra essersi convinto che un rialzo imminente dei tassi di interesse non ci sara’. Lo ha fatto capire il governatore Janet Yellen, ieri, definendo “deludente” il rapporto sull’occupazione americana di maggio (diffuso venerdi’). Va detto tuttavia che Yellen ha ribadito che la politica monetaria della Fed dipende dall’andamento dei dati e che dunque, se tutto va bene, una stretta graduale ci sara’. Per ora la banca centrale Usa prende tempo in vista del referendum sulla Brexit del 23 giugno prossimo, dopo la riunione della Fed del 14 e 15 giugno prossimi.

Intanto l’indice S&P 500, rinfrancato dalle parole pronunciate da Janet Yellen, chiude in progresso consolidando la sua posizione sopra i 2.100 punti, soglia psicologica che però per ben 30 volte in passato non è riuscito a tenere. Ora le attese sono per un rialzo dei tassi alla riunione di settembre della Fed.

La settimana scorsa ogni volta che l’azionario sembrava iniziare una fase di correzione è sembrato che un grosso player sia intervenuto per fare invertire rotta ai prezzi di Borsa. Si tratta certamente di manipolazione dei mercati: i grafici e in particolare la serie di rally a forma di V in questo parlano chiaro. È già tre giorni di fila che l’azionario apre in ribasso e poi improvvisamente inverte rotta.

Per la seconda seduta di fila il petrolio ha chiuso in rialzo al Nymex. Il contratto a luglio ha guadagnato 67 centesimi di dollaro, l’1,34%, a quota 50,36 dollari al barile all’indomani di un +2,2%. E’ stata la prima chiusura sopra la soglia psicologica dei 50 dollari dallo scorso luglio. Gli investitori si aspettano per domani la terza contrazione settimanale di fila delle scorte americane. In attesa del dato che verra’ diffuso dal dipartimento dell’Energia, oggi la sua divisione Energy Information Administration ha alzato le sue stime sui prezzi del Brent e del Wti per questo e il prossimo anno. L’Eia ha poi lasciato invariate le sue attese per la produzione americana a 8,6 milioni di barili al giorno nel 2016 e a 8,2 milioni al giorno nel 2017 dopo una media pari a 9,4 milioni di barili al giorno nel 2015; ha anche alzato di 220mila barili al giorno la domanda Usa per l’anno in corso.

Sul fronte macro sono usciti i dati sulla produttività e il costo del lavoro. Quanto al valutario, la sterlina recupera terreno dopo che sono usciti nuovi sondaggi che danno per leggermente più probabile la vittoria dei ‘Remain’ nel referendum sull’ipotesi di Brexit..

Rally a V dell'indice S&P500