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Brexit: possibile stop alla libera circolazione da metà marzo

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Va avanti a passo veloce la Brexit. Tanto che secondo quanto ha scritto il quotidiano conservatore The Telegraph, la premier britannica Theresa May avrebbe l’intenzione di abolire la libera circolazione per i migranti dell’Ue a metà marzo, in coincidenza con l’avvio delle procedure per l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue.

“La premier ha l’intenzione di affermare che i cittadini Ue, dopo l’avvio dell’articolo 50, non avranno più automaticamente il diritto di rimanere in maniera permanente nel Regno Unito”si legge in un articolo, in cui viene specificato che dopo la Brexit i cittadini Ue potranno essere soggetti a visto e vedere limitato l’accesso al welfare mentre a quelli già presenti in Gb verranno garantiti tutti i diritti fin quando l’Ue li garantirà ai cittadini britannici.

The Telegraph ipotizza nuove tensioni tra Londra e l’Ue, in quanto Bruxelles intende chiedere a May di garantire la libera circolazione dei cittadini Ue fino al 2019.

Come ricorda Enrico Franceschini in un articolo della Repubblica:

“prima che May invochi l’articolo 50 bisogna bisogna attendere il voto della camera dei Lord, che a differenza di quello dei Comuni potrebbe mettere condizioni alla Brexit, come il diritto dei 3 milioni di residenti europei di rimanere qui e un voto del parlamento sull’accordo finale con la Ue. Ma intanto la realtà delle conseguenze di questo storico divorzio, con tutti i suoi problemi, inizia a profilarsi, suscitando generali apprensioni”. 

Tutto questo avviene mentre si fa sempre più chiaro che il governo autonomo scozzese guidato dalla premier Nicola Sturgeon, davanti alla minaccia di una “hard Brexit”, convocherà un secondo referendum per l’indipendenza dalla Gran Bretagna, con lo scopo di ottenere la sospirata sovranità (come provò a fare senza successo nel referendum del 2014) e di restare nella Ue.