Economia

Brexit: ecco quanto costerà all’Italia

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Quanto costerà all’Italia il divorzio della Gran Bretagna dall’Unione europea? A fare i conti è Federico Fubini dalle pagine de Il Corriere della Sera.

Mentre il governo di Londra è intento a trattare con Bruxells per l’uscita votata a maggioranza ormai più di un anno fa dagli inglesi, che si sono dichiarati favorevoli alla Brexit, gli altri paesi del Vecchio Continente devono considerare quanto perderanno con l’uscita di Londra. In primo luogo – scrive Fubini – c’è un costo politico da non sottovalutare.

La perdita di un Paese di tanto potere e prestigio.

Al costo politico si aggiunge quello finanziario, ossia circa 12 miliardi di euro che verrebbero meno con il divorzio di Londra dall’Unione europea.

Il bilancio della Ue vale circa 150 miliardi di euro l’anno e il governo di Londra è un contributore netto (versa più di quanto riceve) per importi fra dieci e dodici miliardi di euro. Questa somma sparirà.

Chi dovrà colmare il vuoto lasciato dalla Gran Bretagna? Sicuramente gli altri paesi europei tra cui ovviamente l’Italia la cui cifra da sborsare si aggira su 1 miliardo di euro all’anno per i prossimi sette anni.

“Con il prossimo pacchetto finanziario fra il 2020 e il 2026 — lo si inizia a negoziare adesso — gli altri contributori netti dovranno colmare l’ammanco. Vanno finanziati i fondi regionali, l’agricoltura, la ricerca e politiche nuove come il controllo delle frontiere, l’aiuto allo sviluppo, la lotta al terrorismo o la difesa. Per l’Italia l’assenza di Londra aumenta i versamenti alla Ue di un miliardo all’anno per i prossimi sette anni (dunque a termine un debito più alto di quasi 0,5% di reddito nazionale, a parità di condizioni). Francia e Germania vedranno aumentare i propri contributi anche di più. Meglio dunque non chiedersi per chi suona la campana della Brexit: essa non suona solo per Londra”.