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Borsa Milano in rialzo. Ma nel 2016 azionario globale giù di $5.400 miliardi

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MILANO (WSI) – Borsa Milano sfida il clima di alta tensione e il saliscendi dei prezzi del petrolio delle ultime ore e accelera al rialzo, con il Ftse Mib che riagguanta la soglia di 20.000 punti, con un rialzo superiore a +1%.

Il listino italiano è trainato soprattutto dai rialzi dei titoli del lusso, con Ferragamo che è stata anche sospesa per eccesso di rialzo, con un guadagno teorico superiore a +6%. Molto bene con rialzi tra +2% e +3% anche Ferrari e FCA. In generale, nella seduta di oggi, oltre che a Borsa Milano, sono i titoli del settore auto a sostenere l’azionario europeo.

L’indice Dax della Borsa di Francoforte – sui cui incidono soprattutto i titoli delle società esportatrici e dunque del comparto auto – si conferma il listino migliore, recuperando fino a +2,2% e riducendo le perdite del 2016 a -6,6%.

Lo spettro Cina è dietro le quinte oggi, complice anche l’intervento di Pechino a sostegno dello yuan. Intervistato da Bloomberg e commentando il trend dei mercati in Europa Ben Kumar, gestore presso Seven Investment Management, a Londra, commenta:

“Siamo positivi sui fondamentali, ma qualsiasi persona che sia bullish nel lungo termine deve fare i conti con il sentiment negativo di breve periodo. Sta diventando sempre più difficile, ogni giorno, rimanere ottimisti, dal momento che ogni sforzo di ripresa è molto fragile”.

E di fatto, dall’inizio dell’anno, la capitalizzazione dell’azionario globale è scesa di ben $5.400 miliardi.

Piazza Affari l’attenzione rimane su Mps, dopo lo scivolone del titolo, che ha ceduto oltre -10% alla vigilia, e la decisione della Consob di vietare operazioni di short selling sul titolo nella sessione odierna. Forte volatilità sul titolo, che arriva a testare anche nuovi minimi storici, per poi recuperare terreno. Forti oscillazioni interessano anche Banca Carige.

Il valore di mercato di Mps è sceso con le vendite di oggi fino a 2,6 miliardi, meno dei tre miliardi di aumento di capitale varato dietro ordine della Bce.

Sul Ftse Mib si segnala anche il forte calo di A2A, arrivata a cedere oltre -5%. Le quotazioni si avvicinano alla media mobile degli ultimi 200 giorni.

Un’altra seduta per lo più negativa per i mercati azionari asiatici, con la Borsa di Tokyo che ha visto l’indice Nikkei scivolare -2,71%.

Petrolio riduce notevolmente le perdite, dopo il -6% della vigilia e le perdite -2% circa sofferte nelle contrattazioni asiatiche. Sia il contratto WTI scambiato sul Nymex che il Brent riagguantano la soglia di $31. Ma c’è ora anche chi scommette su prezzi del petrolio in caduta libera fino a $10. Si tratta degli analisti di Standard Chartered, che motivano le loro stime con la forza del dollaro Usa e con il pessimismo presente sul mercato azionario.

Sul fronte del forex, il cambio euro/dollaro è piatto sotto la soglia di $1,09. Dollaro/yen invariato attorno a JPY 117,80. Poco mosso anche l’euro/yen a JPY 127,80 circa.

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