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Banche venete, possibile bail-in a giugno

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Il tempo stringe e le soluzioni possibili diminuiscono. Per trovare l’accordo tra governo e Unione europea sul futuro di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza rimane un mese, altrimenti la scelta obbligata è quella del bail-in. Una delle ipotesi per permettere il salvataggio, su cui si lavora in questo periodo, è quella di far entrare nel capitale delle due banche fondi di private equity.

In questo modo si raggiungerebbe la cifra di 1,1 miliardi di risorse private richieste dall’Unione europea come condizione per permettere l’intervento dello Stato. La ricapitalizzazione preventiva con fondi pubblici potrebbe dunque partire.

Si tratterebbe, spiega l’Ansa, di dare un’interpretazione meno tecnica alle regole europee che consideri non solo le perdite attese con la ristrutturazione ma anche i benefici di queste misure in modo da dimezzare la somma dovuta.

La situazione delle due banche si è aggravata dopo che ieri, 31 maggio, Quaestio Sgr, il gestore del Fondo Atlante, ha detto che non avrebbe iniettato altri soldi nelle banche venete