Società

WALL STREET VIRA IN ROSSO, FINANZIARI A NUOVI MINIMI

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Gli operatori hanno ripreso un atteggiamento improntato sulla difensiva a meta’ giornata, dopo aver tentato timidamente qualche acquisto in mattinata . Gli indici si muovono in rosso (controlla la performance in tempo reale) appesantiti dalle preoccupazioni sullo stato dell’economia, ancora deboile come dimostrano gli ultimi dati macro.

Le condizioni economiche restano tuttavia allarmanti. Il mercato del lavoro sembra ancora lontano dal recupero, come dimostrano le nuove richieste di sussidio che continuano a viaggiare su livelli record, mentre l’inflazione ha registrato un’impennata inattesa nell’ultimo mese, ben oltre le attese degli economisti. Una nota positiva e’ giunta’ dal Superindice, cresciuto piu’ delle attese, ma il dato e’ stato presto oscurato dal nuovo tonfo dell’indice Philadelphia Fed, crollato a -41.3 punti nell’ultimo mese.

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I titoli finanziari continuano ad essere presi di mira dai ribassisti, mentre monta l’incertezza sulla modalita’ e l’efficacia del piano studiato dall’amministrazione Obama per l’acquisto degli asset tossici delle banche in difficolta’. Citigroup e’ scivolato ad un nuovo minimo di diversi anni a quota $2.50, -12.90% per Bank of America, giu’ pesante anche il colosso delle carte di credito American Express, che segna una perdita vicina al 9%.

Si nota anche un’evidente debolezza tra i titoli del settore informatico, trascinati al ribasso dall’allarme sui profitti lanciato dal colosso Hewlett-Packard. L’azienda ha riportato un calo del 13% dei profitti nell’ultimo trimestre e
tagliato le stime sui prossimi risultati fiscali. L’azione arretra -7.9%; IBM, Microsoft,
Apple ed Intel realizzano tutti perdite superiori ai 3 punti percentuali.

Tra le altre societa’, il gruppo telecom Sprint-Nextel ha riportato una perdita di un centesimo per azione, meglio del consensus comunque; l’agenzia di viaggi online Expedia ha invece deluso le attese. Profitti in linea col consensus (+17%) per la catena retail CVS Caremark, mentre le vendite stanno martellando LDK Solar dopo aver rivisto al ribasso l’outlook sul quarto trimestre.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico guadagna terreno il petrolio, in seguito al rilascio dei dati sulle scorte. I futures con consegna marzo avanzano di $3.10 a $37.72 al barile. Sul valutario, in progresso l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.2688. Poco variato l’oro a $979.50 l’oncia (+$1.30). Arretrano i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ avanzato al 2.7820%.