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Wall Street si rifa’ al culmine di una settimana da dimenticare

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New York – Il risultato migliore del previsto della fiducia dei Consumatori in vista delle festivita’ risolleva i listini azionari americani.

Alla chiusura il Dow Jones e’ piatto, cioe’ avanza marginalmente dello 0,03%, il Nasdaq sale +0,32% e l’S&P500 guadagna +0.17%.

Dopo i ribassi delle ultime sedute Wall Street riesce dunque a ridurre le perdite settimanali, anche se il problema principale per l’economia rimane ancora presente. Gli Stati Uniti hanno disperato bisogno che Congresso e amministrazione trovino un’intesa sul precipizio fiscale.

Camera e Senato sono spaccate, ma stanno premendo sull’acceleratore per strappare un accordo, approfittando dell’atmosfera distesa postelettorale. Dal 2013 scatteranno migliaia di miliardi di dollari di aumenti di tasse e tagli automatici alle spese.

Sl fronte macro ottimo il risultato dell’indice della fiducia dei consumatori stilato dall’Università del Michigan e da Reuters, relativo al mese di novembre: la stima preliminare ha evidenziato una crescita da 82,6 a 84,9 punti, nettamente superiore alle previsioni degli addetti ai lavori pari a 83,0 punti.

In ambito di notizie societarie, l’economia va cosi’ male che persino un colosso come McDonald’s ha registrato un calo del fatturato. E’ un evento che non si verificava da quasi dieci anni. Nel mese di ottobre la perdita e’ stata dell’1,8%. L’ultima volta che i ricavi della catena di fast food erano scesi era il 2003.

Focus sulla performance dei tassi dei Treasury a 10 anni, che hanno testato il minimo in più di due mesi, ovvero all’1,589%. Un valore così non lo si vedeva dallo scorso 7 settembre. Il trend mostra chiaramente l’avversione al rischio degli investitori, che decidono di rifugiarsi sui titoli di stato americani, ritenuti ormai come beni rifugio al pari dell’oro.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro -0,27% a $1,2710, dollaro/yen -0,19% a JPY 79,30, mentre euro/yen -0,44% a JPY 100,81.

Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio +0,05% a $85,13 al barile, mentre le quotazioni dell’oro +0,70% a $1.738 l’oncia. Quanto ai Treasuries, i rendimenti sul benchmark decennale cedono 1,9 punti base a quota 1,59%