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Wall Street: si profila il miglior dicembre in 19 anni

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Buona performance anche in questa seduta per gli indici principali di borsa che cercheranno di ampliare i guadagni visti a dicembre, un mese decisamente positivo finora per il mercato azionario (+6,6%, il miglior dicembre dal 1991). Cisco Systems e Pfizer le blue chip piu’ richieste. Il Dow chiude in rialzo dello 0,09% a 11.585,38 punti, l’S&P dello 0,15% in area 1.259,8 e il Nasdaq dello 0,15% a quota 2.666,93.

BJ’s Wholesale Club fa un balzo del 6% circa dopo che il New York Post ha scritto che potrebbe ricevere un’offerta di takeover. In calo invece Goldman Sachs (-0,9%) e Morgan Stanley (-1,4%) dopo che l’analista Mike Mayo ha ridotto le stime sugli utili. Tra le societa’ sotto i riflettori anche Allstate, che ha citato in causa Bank of America e la sua divisione Countrywide Financial per un investimento da $700 milioni fatto dalla compagnia di assicurazione nei titoli Mbs residenziali.

Sempre in ambito di notizie societarie il money manager Blackrock ha intenzione di lanciare una piattaforma di scambio di titoli interna nel 2011, che sostiene sara’ la maggiore al mondo e offrira’ bassi costi di trading. Pepsi ha annuncia il lancio di Tropolis, il primo succo di frutta che si mangia, un incrocio tra la tradizionale bibita liquida e una merendina solida.

Sia Dow sia S&P 500 si sono portati sui massimi di due anni gia’ nella seduta di ieri e oggi hanno aggiornato tali livelli record. Per la borsa si prospetta una crescita annuale a doppia cifra nel 2010. Per un deragliamento ci vorra’ qualche notizia di rilievo nei prossimi due giorni di scambi, ma il clima a New York appare vacanzierio.

Hanno offerto un contributo sin dal suono della campanella i rialzi visti nelle altre piazze finanziarie del mondo e la debolezza del dollaro. Le notizie rimangono scarse nelle ultime sedute del 2010. Domani l’attenzione si spostera’ su sussidi, Chicago PMI e scorte di petrolio. Oggi l’unico dato degno di nota ha riguardato l’incremento dei pignoramenti nel terzo trimestre a 486.000, in progresso del 30% rispetto ai tre mesi precedenti e del doppio rispetto all’anno prima.

Dire che dicembre e’ stato un mese non troppo malvagio per la borsa americana sarebbe un eufemismo. Su 19 giorni di scambi finora, il paniere allargato e’ stato in rialzo in 16 occasioni, per un guadagno complessivo del 6,6%. Sono numeri impressionanti e si tratta del miglior dodicesimo mese per Wall Street dal 1991.

Sugli altri mercati richieste le commodity con i trader che cercano un rifugio contro l’eventuale debolezza del dollaro. I contratti a febbraio su argento e oro si sono portati su nuovi massimi. Il metallo prezioso ha guadagnato lo 0,56% a $1.413,5 l’oncia. Particolarmente richieste le aziende legate agli elementi chimici “terre rare”, dopo che la Cina – dove si trovano gran parte delle risorse dei minerali – ha tagliato la quota di esportazioni.

Nel comparto energetico, i futures sul petrolio con consegna febbraio sono in calo dello 0,4% a quota $91,12 il barile. Sul fronte valutario l’euro e’ in rialzo dello 0,81% a quota $1,3220. Quanto ai Treasury, il rendimento del decennale vale il 3,41% in calo di 1,4 punti base.