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WALL STREET: SI INTENSIFICA L’ONDATA RIBASSISTA

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Dopo il weekend, piu’ lungo del solito per la pausa del Memorial Day, i mercati americani sono stati travolti da forte vendite sull’azionario. A determinare il tono negativo, una serie di notizie ed aggiornamenti che hanno alzato i timori di un rallentamento economico accompagnato da una spinta dell’inflazione.

La fiducia dei consumatori e’ risultata in calo, il dollaro si e’ indebolito, Wal-Mart ha emesso stime deludenti sulle vendite e il greggio e’schizzato ai massimi di oltre due settimane. A peggiorare la situazione e’ stato anche un downgrade emesso sul colosso dell’auto General Motors. Il Dow Jones e’ arretrato dell’1.63% a 11094, l’S&P500 dell’1.58% a 1259, il Nasdaq ha ceduto il 2.06% a 2164.

La settimana precedente aveva messo fine alla serie di ribassi che aveva portato gli indici ai peggiori livelli del 2006, e il Nasdaq addirittura in perdita dall’inizio dell’anno. A riportare le vendite sui mercati sono state, gia’ prima dell’apertura, le deboli previsioni di vendita emesse dal colosso retail Wal-Mart.

L’azienda ha annunciato di aspettarsi, per il mese di maggio, una crescita delle vendite comparate nella misura del 2.3%, in linea con il livello basso dell’atteso range, e ad un livello inferiore a quello stimato degli analisti. Il titolo ha ceduto oltre il 2%.

A gravare sul sentiment degli investitori e’ stato anche il forte rialzo del greggio, nonostante l’apertura dell’Iran alle trattative con l’Unione Europea. I futures con scadenza luglio sono avanzati di 66 centesimi a $72.03 al barile. I consumatori stanno mostrando i primi segnali di difficolta’, a causa degli elevati prezzi energetici, cosi’ come confermato anche dal calo della fiducia dell’ultimo mese, scivolata ai minimi da settembre.

L’indicatore, rilevato dal Conference Board, ha subito una flessione a 103.2 punti dai precedenti 109.8 (massimo di quasi quattro anni) e poco importa che si sia rilevato superiore alle attese degli economisti (100.9).

Sara’ molto importante valutare i dati economici che verranno rilasciati negli ultimi due giorni della settimana. Il rapporto occupazionale e il dato sulla produttivita’ potranno offrire validi segnali che potrebbero determinare l’atteggiamento della Fed sui tassi d’interesse. Ricordiamo che al momento il costo del denaro e’ al 5.00%. Il prossimo meeting del Fomc e’ previsto per il 29 giugno.

Dei trenta titoli facenti parte del Dow Jones, nessuno e’ stato in grado di chiudere in territorio positivo. A guidare i ribassi sono stati General Motors, Alcoa, Home Depot, Caterpillar e Merck (oltre alla gia’ citata Wal-Mart). Il colosso dell’auto GM e’ arretrato di quasi cinque punti percentuali sulla scia del downgrade emesso dagli analisti di Deutsche Bank, che ne hanno citato la valutazione e il rallentamento delle vendite.

Tra gli altri titoli, a fare i conti con un downgrade e’ anche la societa’ di chip Advanced Micro Devices, scivolata del 2.20% circa, mentre beneficia di alcuni commenti positivi, la societa’ informatica Sun Microsystem, avanzata del 3%.

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Tra le altre notizie, in evidenza la nomina di Henry “Hank” Paulson come successore di John Snow nel ruolo di Segretario del Tesoro Usa. Snow era in carica dal febbraio 2003: al suo posto arriva il numero uno di Goldman Sachs, una fra le maggiori banche d’investimento americane.

Sugli altri mercati, in rialzo, anche se lontano dai migliori livelli intraday, l’oro. I futures con consegna giugno sono avanzati di $2.90 a $653.90 all’oncia. Sul valutario, euro in rialzo rispetto al dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2865. In ribasso, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 5.086% dal 5.052% della seduta precedente.

BORSA: NY CEDE SU FIDUCIA E PAULSON, GIU’ WAL-MART E GM

CALA A MINIMI SETTEMBRE, NUMERO UNO GOLDMAN SACHS AL TESORO USA

30 Maggio 2006 23:31 NEW YORK (ANSA) – Wall Street segna, alla riapertura degli scambi dopo la festività del Memorial Day, una netta correzione degli indici, al traino del forte calo segnato dalla fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board e nel giorno in cui il presidente degli Usa, George W. Bush, ha annunciato la nomina di Henry Paulson, numero uno di Goldman Sachs, alla carica di segretario al Tesoro in sostituzione del dimissionario John Snow.

Il Dow Jones è in calo dell’1,63% (a 11.094,43 punti, sotto quota 11.100 scontando la chiusura negativa dei 30 titoli del paniere), il Nasdaq cede il 2,06% (a 2.164,74 punti) mentre lo Standard & Poor’s 500 si attesta a quota 1.259,87 (-1,58%).

Il dato sulla fiducia risulta a maggio a 103,2, sui minimi da settembre 2005, quando sui cittadini Usa pesavano gli strascichi degli uragani Ivan e Katrina. Anche se migliore delle attese (100,5), l’indice è in decisa frenata rispetto a 109,8 di aprile. Stavolta ad addensare nubi sulla percezione della attuale situazione economica degli americani e sulle aspettative per i prossimi mesi è il caro-petrolio, che si traduce in un pesante fardello per le tasche delle famiglie.

In questo scenario si inserisce oggi lo scivolone di Wal- Mart. Il colosso della grande distribuzione cede il 2,72% (a 48,30 dollari), dopo aver detto che le vendite sono aumentate a maggio del 2,3%, ovvero nella parte basse del range di previsioni di 2-4%. Il dato debole, secondo quanto spiegato dallo stesso colosso della grande distribuzione, è scaturito appunto dalla frenata della spesa dei consumatori determinata dal caro-petrolio.

Tra i titoli in giornata negativa si distinguono General Motors e Goldman Sachs. Il gigante dell’auto è protagonista di uno scivolone del 5,38% (a 26,57 dollari) dopo il downgrading ricevuto da alcuni analisti, inclusi quelli di Deutsche Bank, sulle preoccupazioni per le prospettive delle vendite. Proprio oggi Gm ha nominato Troy Clarke, manager distintosi alla guida dell’area Asia-Pacifico, nuovo responsabile per il Nord America ancora in crisi di vendite.

Quanto a Goldman Sachs, la maison d’affari perde il 2,03% (a 149,83 dollari) dopo che il suo presidente e ad, Henry Paulson, é stato nominato dal presidente Bush alla successione del dimissionario segretario al Tesoro Usa John Snow. Paulson, che dovrebbe essere sostituito nella carica dal direttore operativo Lloyd Blankfein, alimenta i timori di un’economia in affanno. Parlando nel corso della conferenza stampa di presentazione sul suo nuovo incarico al Tesoro Usa, il banchiere d’affari ha spiegato che l’economia Usa è forte, “ma non possiamo prenderlo come fatto garantito: dobbiamo adottare gli accorgimenti per mantenere la nostra competitività nel mondo. Lavorerò per un’economia forte e competitiva”.

In più, gli investitori temono che per riallineare il doppio deficit (federale e partite correnti) Paulson possa favorire la svalutazione del dollaro che, di riflesso, cede terreno rispetto alle principali valute, scivolando a 1,29 contro l’euro. Sugli scudi invece Kinder Morgan e Engelhard, protagoniste di operazioni di acquisizioni. La prima balza del 18,84% (a 100,31 dollari), risultando la best performer dello S&P 500.

A dare smalto al titolo, la notizia che il suo co-fondatore Richard Kinder, azionista al 18%, ha lanciato assieme ad alcuni gruppi d’investimento Usa un’offerta totalitaria al prezzo unitario di 100 dollari per azione, ovvero il 19% in più del prezzo di chiusura di venerdì. Quanto a Engelhard, il titolo sale dello 0,65% (a 38,93 dollari) dopo che il colosso tedesco della chimica Basf ha definito il suo acquisto per 5 miliardi di dollari incontrando finalmente il via libera del Board dopo due precedenti rifiuti. Il board ha accolto l’offerta di 39 dollari per azione, due dollari in più rispetto alla prima offerta. Cede nel finale Alcan (-0,12% a 50,90 dollari): il colosso dell’alluminio sarebbe nel mirino del gruppo minerario Rio Tinto (-4,17% a 218,40 dollari), intenzionato ad acquisirla.