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Wall Street sale, notizia Fmi speranza per l’Europa. Bene hi tech

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New York – Wall Street chiude le contrattazioni in territorio positivo, con un rialzo attorno l’1%, guardando anch’essa alla proposta del Fondo Monetario Internazionale di incrementare le sue risorse disponibili per prestiti, di mezzo trilione di dollari. L’istituto di Washington dovrebbe spingere Cina, Brasile, Russia, India, Giappone e i paesi esportatori di petrolio, a contribuire in maggiore misura.

In chiusura il Dow Jones sale di 96,88 punti (+0,78%), a quota 12.578,95 punti, mentre il Nasdaq cresce di 41,63 punti (+1,53%), a 2.769,71 punti. In rialzo anche lo S&P500, che avanza di 14,37 punti (+1,11%), a 1.308,04.

L’azionario Usa, grazie alla performance positiva di giornata, raggiunge dunque i massimi dallo scorso luglio.

Un sondaggio, sempre di Bloomberg, ritiene poi che le società quotate sullo S&P500, che hanno battuto le stime sugli utili negli ultimi 11 trimestri, riporteranno probabilmente attivi per azione – relativi al periodo compreso tra settembre e dicembre – in crescita del 4,6%.

Intanto, nessuna reazione particolare dei mercati all’indice dei prezzi alla produzione di dicembre, che è salito meno delle attese. Da segnalare tuttavia che, su base annua, la componente core ha registrato il rialzo più forte dal giugno del 2009, salendo nell’intero 2011 del 3%.

Sempre dal fronte economico negli Stati Uniti, i dati sulla domanda di mutui hanno registrato un aumento del +23,1%, rispetto a +4,5% del mese precedente.

A essere stata resa nota è stata anche la produzione industriale, che a dicembre è salita dello 0,4%, poco al di sotto delle stime degli analisti. In rialzo e in linea con le stime, invece, il tasso di utilizzo della capacità.

La Banca Mondiale ha annunciato intanto di aver rivisto al ribasso le stime sulla crescita economica globale per il 2012, dal 3,6% al 2,5%. L’Eurozona potrebbe subire una contrazione dello 0,3%. Le stime per gli Stati Uniti sono state riviste dal 2,9% al 2,2%. Duro colpo per le stime sulla domanda di materie prime.

Ripresi in giornata i negoziati sullo swap del debito greco.

Tra i titoli occhi puntati su Yahoo, dopo l’annuncio che il co-fondatore Jerry Yang ha deciso di lasciare dopo 17 anni. Il mercato accoglie in positivo la notizia.

Yahoo sale del 3,18% e in generale il settore tecnologico e Internet registra una buona performance: in rialzo Apple +1,04%, Micron Technology, che avanza più del 5% dopo la pubblicazione di risultati di bilancio solidi e Linear Technology, che balza più dell’8% dopo aver riportato conti migliori delle stime. Guadagni anche per Texas Instruments, Broadcom, On Semiconductor.

Maglia nera del settore è invece Research In Motion -1,09% dopo che la sudcoreana Samsung ha smentito un rapporto su un suo interesse per il produttore dei Blackberry.

Sotto i riflettori ancora in finanziari, dopo i conti del quarto trimestre di Goldman Sachs. La banca ha sofferto una forte flessione degli utili, pari al 58%, a fronte di un calo del 43% del fatturato che deriva dalle operazioni di investment banking. In questo caso, il giro d’affari è sceso a $857 milioni, attestandosi su base trimestrale al secondo valore minimo dall’inizio della crisi finanziaria. L’utile per azione è sceso a $1,84 dai $3,79 dello stesso periodo dell’anno precedente. Il fatturato complessivo, su base netta, è sceso del 30% a $6,05 miliardi, al di sotto delle stime degli analisti, pari a $6,55 miliardi. Il titolo tuttavia registra una performance positiva, in quanto gli utili, pur in calo, hanno battuto comunque le stime del consensus e balza del +6,79%.

Nel settore, male invece Bank of New York Mellon -4,56% e PNC Financial Services -2,61% che hanno comunicato bilanci poco convincenti relativi al quarto trimestre.

Il settore bancario, il peggiore performante nell’indice S&P500 durante il 2011, è nel 2012 uno tra i migliori.

Sul fronte valutario, intanto, l’euro avanza ancora nei confronti del dollaro a quota $1,2857; nei confronti del franco svizzero la moneta unica è a CHF 1,2078, mentre contro lo yen è a JPY 98,74.

Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio sono in progresso a quota $100,59 al barile, mentre le quotazioni dell’oro sono a $1.659,90 l’oncia.

Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano ora in rialzo all’1,898%.