Economia

Wall Street ringrazia Bernanke ed ignora dati

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(Teleborsa) – La borsa americana si conferma positiva al giro di boa, incoraggiata dalle parole pronunciate dal Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, di fronte alla Commissione Servizi Finanziari della Camera. Il governatore ha affermato che la ripresa economica non riesce ancora a sostenersi da sola e che necessita di aiuti. Il forte slancio registratosi nella seconda metà del 2009, spiega Bernanke, è da attribuirsi prevalentemente a fattori temporanei. La sostenibilità della ripresa, aggiunge il presidente della Fed, dipende principalmente dal proseguimento della crescita della domanda nel settore privato. Il mercato del lavoro resta ancora debole nonostante i tentativi di stabilizzazione. Relativamente all’inflazione, questa resta sotto controllo mentre eventuali decisioni di restringimento della politica monetaria potranno avvenire solo per tenere a bada la crescita dei prezzi. I tassi, assicura Bernanke, resteranno bassi ancora a lungo. Nella testimonianza semestrale sulla politica monetaria e sullo stato dell’economia, si legge inoltre che i mercati finanziari stanno mostrando segnali di miglioramento. Gli operatori sembrano aver volutamente ignorato le pessime notizie giunte sul settore immobiliare, con le vendite di nuove case diminuite a gennaio dell’11,2% a 309 mila unità, rispetto alle 348 mila unità del mese precedente ed alle 351 mila unità del consensus. Male anche le richieste di mutui per l’acquisto di un’abitazione, scivolate in Usa del 7,3%, ai minimi da maggio 1997. In rialzo il prezzo del greggio, con il Wti a 79,53 dollari al barile dopo le scorte Usa. Secondo l’EIA, divisione del Dipartimento dell’Energia americano, le scorte di petrolio nella settimana al 19 febbraio 2010, hanno registrato un incremento di 3 mln a 337,5 mbg. Il Dow Jones mostra un rialzo dello 0,79%, l’S&P500 un incremento dello 0,78% ed il Nasdaq una plusvalenza dell’1,03%. Occhi puntati su Google, finita sotto la lente di Bruxelles. La Commissione Europea ha ricevuto reclami contro il famoso motore di ricerca da tre società online, specificando di “non aver avviato finora un’indagine formale”. La società americana è al centro dell’attenzione del mercato anche per la condanna di alcuni dirigenti per un video violento su un ragazzo down pubblicato sul sito italiano della società. In evidenza anche Citigroup. Secondo il Wall Street Journal, SkyBridge Capital sarebbe in trattative avanzate per con Citigroup per acquisirne il business degli hedge fund. Il valore dell’operazione si aggirerebbe attorno ai 4 miliardi di dollari. Tonfo di H&R Block che non raggiungerà gli obiettivi per il 2010. A mettere i bastoni tra le ruote del gruppo il calo delle denunce dei redditi sull’aumento della disoccupazione. Tra le molte società alle prese con i conti segnaliamo Freddie Mac e Tool Brothers.