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Wall Street: rialzi sfumati sul finale, poi ci pensa la Fed

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Wall Street chiude poco variata una seduta che si e’ compromessa sul finale, quando le prese di profitto e il rafforzamento del dollaro hanno rischiato di aggravare ancora di piu’ un bilancio che nella prima parte di giornata era positivo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.35% a quota 11146.57, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.09% in area 2459.67, mentre l’S&P 500 ha messo a segno un rialzo dello 0.18% a 1180.26 punti.

Sul fronte del lavoro, nell’ultima settimana e’ calato il numero di americani che ha presentato domanda di sussidio di disoccupazione, ma il tasso di disoccupazione resta sui livelli piu’ alti di 26 anni. Da non sottovalutare poi il fatto che nelle ultime 27 settimane, ben 26 volte le cifre della lettura precedente siano state riviste al rialzo.

Intanto la Federal Reserve, per voce di Bullard, presidente della banca di St. Louis, ha aperto alla possibilita’ di nuove misure di allentamento monetario. Le parole hanno aiutato il mercato a risollevarsi dai minimi di giornata.

E pensare che il Dow era arrivato fino a guadagnare 105 punti, raggiungendo i massimi di aprile, grazie ai rialzi delle componenti del paniere Caterpillar, Travelers e McDonald’s, favorite a loro volta da profitti migliori delle attese. AT&T ha registrato invece utili in linea.

Ancora una volta a pesare sull’indice e’ stato il calo di Bank of America che trema per lo scandalo dei pignoramenti: sembra che un gruppo di investitori, tra cui Pimco e Blackrock, abbiano intenzione di chiedere all’istituto di riacquistare i mutui impacchettati in strumenti derivati dalla stessa BofA. Tutto il settore bancario ha fatto fatica quest’oggi.

I dati macro pubblicati in mattinata – Superindice, indice sull’attivita’ manifatturiera dell’area di Philadelphia e richieste di sussidio di disoccupazione – si sono dimostrati tutti positivi, anche se solo quest’ultimo ha fatto meglio delle previsioni. E va comunque preso con le pinze: si tratta infatti della 25esima settimana su 26 in cui i dati della settimana prima vengono rivisti al rialzo.

Nel frattempo gli utili societari continuano nel complesso a risultare superiori alle stime. Molte delle societa’ piu’ importanti e che sono piu’ presenti nei portafogli degli investitori hanno annunciato inoltre un innalzamento dell’outlook sull’esercizio 2010. E’ un dato di fatto che anche se le preoccupazioni sul fronte economico persistono, i fondamentali delle singole imprese continuano a migliorare.

Sul fronte trimestrale tra le blue chip ad aver fatto meglio del previsto sinora figurano Caterpillar, McDonald’s, Travellers e AT&T. “L’attenzione per il momento e’ concentrata sugli utili piu’ alti delle attese visti negli ultimi giorni” dopo una tornata di cifre fiscali deludenti giunte dal settore tecnologico che hanno lasciato gli investitori con l’amaro in bocca, spiega Stephen Pope, managing partner di Spotlight Ideas, interpellato da Marketwatch.

Ad offrire un supporto sono state in un primo momento anche le cifre migliori del previsto giunte dal mercato del lavoro con le nuove richieste di sussidio di disoccupazione che sono diminuite piu’ del previsto nell’ultima settimana. Il settore, tuttavia, impieghera’ chiaramente ancora del tempo prima di guarire: ieri la Fed ha rilevato che le aziende sono ancora riluttanti ad assumere personale a tempo indeterminato: vista la congiuntura economica non ben delineata, preferiscono stipulare contratti interinali.

Nelle sale operative si specula pero’ sul fatto che all’orizzonte vi sia una ripresa dell’economia, piuttosto che una nuova fase di recessione indotta dalla crisi finanziaria. Sempre in ambito macro alle 16 italiane verra’ pubblicato il superindice.

All’interno della sfera societaria, l’utile della catena di fast food McDonald’s ha battuto le attese, cosi’ come i profitti di Caterpillar. La fabbricante di macchine movimento terra ha anche rivisto al rialzo l’outlook per l’esercizio 2010. Nell’ultimo trimestre Caterpillar ha registrato un utile per azione di 13 centesimi piu’ alto del previsto e ha alzato l’outlook sul 2010.

Travelers Companies ha riportato un utile netto pari a $1.01 miliardi, in crescita dai $935 milioni di un anno prima. La compagnia di assicurazione si aspetta un profitto operativo nell’intero esercizio 2010 nel range di $5.75-$5.95 per azione, che si confronta con la forchetta annunciata in un primo momento di $5.20-$5.45. Fa meglio delle attese anche l’impresa di aste online eBay.

Il gigante dell’assistenza medica di Indianapolis Eli Lilly & Co. ha chiuso il terzo trimestre con un aumento del 38% dei profitti a quota $1.3 miliardi. La societa’ ha inoltre rivisto al rialzo la guidance sull’esercizio 2010. Anche AT&T ha registrato un incremento degli utili nell’ultimo trimestre, mentre Xerox ha annunciato utili pari al doppio nel terzo trimestre rispetto all’analogo periodo 2009. Dopo il suono della campanella sara’ il turno di Amazon.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures sul petrolio con consegna novembre perdono il 2.4% a quota $80.56 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro segna un -1.38% a $1325.60 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro arretra a quota $1.3924. Ieri il dollaro ha toccato i minimi di tre mesi sulla moneta unica e di quindici sullo yen. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale registra un rialzo di 6.1 punti base attestandosi al 2.5310%.